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'Ottobre piovono libri' 2010: La Biblioteca Pubblica Luigi Fumi intensifica le iniziative

Ai corsi laboratorio già attivati sulla scoperta dell'inconscio e sulla lingua greca, si aggiungono Filosofica-mente... e l'Omaggio a Panikkar. Il programma

Stanno avendo successo i corsi-laboratorio su la scoperta dell'inconscio, storia della psicologia dinamica e sulla lingua greca, tanto che la Biblioteca Pubblica di Orvietosi fa in quattro, con altre offerte tematiche e relatori di altissima qualità.

Complessivamente, infatti, l'ordine delle riflessioni che vengono suggerite, il grado di specialismo degli ospiti e la loro capacità di comunicazione, stanno creando intorno alla Nuova Biblioteca Pubblica di Orvieto, un contesto formativo permanente rintracciabile solo nei grandi centri nazionali e a ridosso di istituzioni culturali assolutamente prestigiose.

Di nuovo, quindi, c'è che in concomitanza con l'iniziativa della Regione Umbria dal titolo "Ottobre piovono libri" edizione 2010, la Biblioteca Luigi Fumi raddoppia la proposta culturale.

E così, accanto alle attività già avviate nei giorni scorsi: il percorso "Alla scoperta dell'inconscio" a cura di Elena Liotta iniziato il 5 ottobre e il laboratorio "Scopri il greco che c'è in te" con Marco Cacciatore cominciato proprio giovedì scorso, stanno per decollare altre due iniziative.

Si tratta di "Filosofica-mente..." che parte giovedì 14 e l'"Omaggio a Panikkar" previsto per il 21 ottobre, iniziativa che è anche parte integrante del programma di "Ottobre piovono libri". 

Un lavoro intenso per la nuova stagione culturale 2010/2011 che la Biblioteca ha aperto con l'incontro su Mahler condotto da Giancarlo Baffo. Proprio a Mahler, infatti, è stato dedicato il primo anno di attività della Sala Eufonica, una struttura di rara ed eccezionale qualità che raccoglie un pieno successo presso bambini (ci sono programmi con i servizi per l'infanzia), giovani e adulti fino alla terza età (sono in programma opere liriche e l'assidua frequentazione dell'Unitre di Orvieto). Nei prossimi mesi, anche il maestro Walter Branchi, che nella prima fase dell'anno ha condotto incontri sulla musica colta contemporanea, tornerà a grande richiesta con un nuovo programma di interventi in biblioteca.  

Ecco il quadro completo delle iniziative:

· Scopri il greco che c'è in te - laboratorio sulla lingua greca in otto lezioni alla maniera di Marco Cacciatore - propone di avvicinare il greco antico con metodo "amichevole e vivo".

I prossimi appuntamenti si svolgeranno nei giorni di martedì 12 e 26 ottobre; 9 e 23 novembre; 14 dicembre; 11 e 25 gennaio nella Sala Accoglienza della Biblioteca.

E' un Laboratorio per tutti. Chi non ha studiato greco al Liceo o nel frattempo l'ha dimenticato non ha di che preoccuparsi.

Il giovane grecista Marco Cacciatore conduce alla scoperta della lingua in modo essenziale e graduale, usando un "manuale" che un tempo tutti conobbero: il Vangelo di Matteo. Il "libro" viene proposto per la forma linguistica in cui è stato scritto. A quel testo fu infatti consegnato l'importante compito di diffondere, presso il più alto numero di "genti", il messaggio di una religione tutta nuova. Fu adottata una forma "letteraria" vicinissima alla lingua parlata, quella lingua "bassa" che nella prima era "volgare" fu veicolo di comunicazione tra tutte le popolazioni del Mediterraneo. Non c'è dubbio che il messaggio di Matteo si sia diffuso al di là degli immediati confini geografici e ben oltre il tempo corrente. Ma c'è anche dell'altro: la lingua che per prima recepì "la Parola" subì a sua volta dei cambiamenti irreversibili e gli effetti di questo processo si manifestano ancora nelle nostre parole di oggi.

· Alla scoperta dell'inconscio. Storia della psicologia dinamica. Quattro lezioni a cura di Elena Liotta.

I prossimi appuntamenti sono sempre presso la Sala Accoglienza della Biblioteca di Piazza Febei, nei giorni di martedì 19 ottobre e 16 e 30 novembre, dalle ore 16 alle 18. 

Dal Laboratorio sul sogno, che Elena Liotta ha condotto in Biblioteca lo scorso anno - e che verrà ripreso dopo le quattro lezioni - è scaturito l'interesse per il retroterra storico e teorico della visione psicodinamica che non ha solo influenzato la clinica, ma anche la cultura, la letteratura e l'arte dei nostri tempi.

· "Filosofica-mente parlando" da ottobre 2010 a maggio 2011 ore 16 / 18

Per il 2010 il programma generale prevede: il 14 ottobre L'ironia con Mauro Vespa, l'11 novembre L'umorismo con Luca Umena, il 16 dicembre Il gusto con Mauro Vespa. 

Per il 2011 sono programmati i seguenti incontri: il 13 gennaio, L'imitazione con Mauro Vespa, il 24 febbraio L'invenzione ancora con Mauro Vespa, il 17 marzo Stupore e meraviglia con Giuseppe Mazzi, il 28 aprile L'immaginazione con Paolo Serpietri e il 19 maggio, La Mente Una con Elena Liotta.

· Il 1° incontro di "Filosofica-mente" è L'Ironia a cura di MAURO VESPA

"Il 29 aprile e l'11 maggio scorsi - dice Mauro Vespa - la Biblioteca di Orvieto ha ospitato due incontri da me condotti. Ho illustrato la nascita dell'estetica nel '700 e la sua attitudine retroattiva (la storia dell'estetica è un processo in gran parte a posteriori), il suo carattere felicemente ambiguo e multitematico (scienza della conoscenza sensibilefilosofia delle arti), per poi discutere la correlazione arte-estetica e il concetto di morte dell'arte. Questo nuovo programma della Biblioteca mi offre l'occasione di affrontare alcune singole idee che nella storia dell'estetica hanno avuto un ruolo determinante: Ironia - Gusto - Imitazione - Invenzione. Lo farò negli appuntamenti che mi sono stati affidati all'interno del più vasto programma di temi proposto dalla Biblioteca. Seguendo il metodo della storia delle idee, seguiremo le evoluzioni di significato che ogni singola nozione ha ricevuto nel corso della storia, con degli slittamenti semantici spesso profondi. L'analisi della trasformazione di questi significati - strettamente connessi alle arti, ma anche alla società e alla tecnica - costituisce lo specifico del carattere storico dell'estetica.

Dell'ironia analizzeremo anzitutto il meccanismo logico e retorico che la produce, accomunandola e differenziandola da altre figure retoriche (eufemismo e antifrasi).

L'analisi dei 'dispositici' ironici consente di classificare le forme dell'ironia letteraria (semplice o complessa) e di ritrovarne la presenza in innumerevoli opere d'arte.

Sempre seguendo il filo della storia, vedremo come la portata filosofica del concetto di ironia riceve uno sviluppo essenziale nell'insegnamento di Socrate: l'ironia come arte del profondo ed espediente dialogico è infatti il tratto essenziale del metodo socratico descritto nei dialoghi platonici, della maieutica, la tecnica di 'far partorire gli spiriti'.

Altro momento fondamentale per la storia del concetto di ironia è il romanticismo tedesco: l'estetica romantica assegna all'ironia un significato filosofico diverso, che ha permesso inoltre di recuperare con nuova vitalità interpretativa autori particolarmente significativi della letteratura moderna, da Ariosto a Cervantes, da Rabelais a Sterne, da Diderot a Wieland. Novalis (pseudonimo di Fr. L. von Hardenberg, 1772-1801) parla infatti dell'ironia romantica del poeta come di una via che conduce alla vera rivelazione di sé. Si afferma dunque una portata del concetto di ironia non più solo euristica, intesa quale metodo di ricerca (come nell'insegnamento socratico), ma rivelatoria.

Una portata per nulla inattuale se si pensa come l'ironia sia un concetto che nel dibattito sul postmoderno degli ultimi trenta anni è stato oggetto di sempre nuove teorizzazioni: il filosofo americano Richard Rorty (Contingency, Irony and Solidarity), ad esempio, individua nell'ironia la condotta di vita da seguire nell'epoca della contingenza planetaria, dell'effimero divenuto fondamento".

· Giovedì 21 ottobre dalle ore 15,30 alle 17,30 presso la Sala Accoglienza della Nuova Biblioteca Fumi Omaggio a Raion Panikkar maestro del dialogo a cura di Fabrice Olivier Dubosc

Raimon Panikkar, è mancato il 26 agosto 2010. Aveva quasi 92 anni. Di madre catalana e padre indiano ha vissuto la sua avventura filosofica, religiosa e umana attraverso più mondi.

Laureato in chimica, lettere e filosofia, amico e ispiratore di tanti pensatori, ha insegnato a Harvard e a Santa Barbara. Ha vissuto a lungo in India dove si è riavvicinato all'induismo, ha scoperto il buddhismo senza mai sentire di avere perso la sua matrice cristiana. Autentico maestro del dialogo è autore di più di sessanta libri e di diverse centinaia di articoli su religioni comparate e dialogo interreligioso. La religione non è, per Panikkar, un esperimento ma un'esperienza, non una teoria ma un'esperienza di vita per mezzo della quale l'uomo - senza preoccupazione né ansia - partecipa all'avventura cosmica. Questo lo porta, per esempio, ad avanzare, la nozione di "identità". In un'intervista gli fu chiesto: "Dove trova lei la sua identità?" La sua risposta è stata: "Perdendola, non cercandola: non volendo tenermi stretto ad una identità che non è stata ancora realizzata e che non è possibile trovare quindi nel passato perché sarebbe solo copia di qualcosa di vecchio. La vita è rischio; l'avventura è novità radicale; la creazione si produce ogni giorno, é qualcosa di assolutamente nuovo e imprevedibile".

Quanti lo conoscono vorranno ricordarlo, altri forse scoprirlo. Fabrice Olivier Dubosc, psicoanalista presenterà alcuni aspetti del pensiero di Panikkar sull'identità. Nell'incontro verranno proiettate alcune interviste.

Fabrice Olivier Dubosc psicologo si è specializzato in psicoterapia alla Libera scuola analitica di Milano. Ha soggiornato diversi anni in Turchia. Dopo il rientro in Italia intraprende una lunga analisi junghiana con Daniele Ribola in Svizzera. L'incontro con Raimon Panikkar lo ha spinto ad approfondire la relazione tra narrazioni individuali e collettive in senso interculturale e interreligioso. Ha partecipato a incontri e progetti interdisciplinari in India, Corea, Libano, Marocco, Francia e Spagna. Oltre alla pratica psicoanalitica privata si è occupato di terapia di famiglie e minori migranti in diversi ambiti tra cui il poliambulatorio dell'Opera San Francesco di Milano. Collabora come supervisore al progetto Fontego per richiedenti asilo del comune di Venezia. A Tbilisi (Georgia) ha coordinato la formazione psicosociale dell'intervento presso gli sfollati per conto dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. E' socio dell' Associazione di Etnopsicologia Analitica (ETNA), socio fondatore e vice-presidente di Interculture International Foundation e della Scuola di psicoterapia etno-sistenico-narrativa di Roma (www.etnopsi.it)

Pubblicato il: 12/10/2010

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