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Dai rifiuti nasce l'ORØ

di Amici della Terra Orvieto E' possibile trasformare i rifiuti in un'opportunità di crescita. Il tutto senza trasformare irrimediabilmente un paesaggio che è, da secoli, cornice alle bellezze culturali di Orvieto e invidia di chi è turista. E aumnetando l'occupazione. L'esperienza portata ad Orvieto di Ponte dell Alpi, il Comune più "riciclone" d'Italia  

foto di copertina

Nei cassonetti dell'immondizia ci sono centinaia di migliaia di euro! Meglio di una vincita al superenalotto, guadagno più stabile, garanzia per il futuro. E' possibile trasformare i rifiuti in un'opportunità di crescita. Il tutto senza trasformare irrimediabilmente un paesaggio che è, da secoli, cornice alle bellezze culturali di Orvieto e invidia di chi è turista. E questo si rischia con il progetto SAO che, come noto, prevede l'apertura di una nuova mega discarica nel calanco vicino alla seconda e dove si dovrebbero continuare a buttare più di 100.000 tonnellate (!) di rifiuti l'anno. L'alternativa c'è. L'Associazione Amici della Terra lo sta dimostrando concretamente, anche attraverso il confronto con esperienze italiane di successo, cui ci si potrebbe ispirare per far sì che dai rifiuti ci si possa non solo liberare, ma attraverso cui "crescere".

Invitati speciali ad Orvieto sono stati due amministratori del Comune di Ponte nelle Alpi, l'assessore all'ambiente Ezio Orzes e il direttore della società che gestisce i rifiuti Stefano Traches, che, in qualità protagonisti di un progetto che può definirsi una "buona pratica trasferibile",  martedì 5 ottobre sono venuti a raccontare com'è possibile partire dai rifiuti per generare ricchezza e lavoro. In questo Comune si è riusciti a far crescere la raccolta differenziata all'85% in meno di un anno riducendo i costi totali del servizio di gestione dei rifiuti del 15%. Si è passati da un costo di smaltimento in discarica di oltre 457.000 euro/annuo a 56.000 euro/annuo nel 2009. Con il denaro risparmiato dallo smaltimento in discarica sono stati aumentati gli addetti al servizio di raccolta del 96%, passando da 5,6 a 11 addetti. Immaginate queste cifre rapportate ad una realtà più grande, come quella orvietana. L'esperienza dimostra quindi che è possibile svincolarsi dagli impianti (discariche e inceneritori), fare la raccolta differenziata, raggiungere risultati ottimali in pochi mesi: riciclare significa trasformare il rifiuto in materia che può essere venduta: gli imballaggi in plastica si vendono al Conai a 270 euro/ton, l'alluminio a 400 euro/ton solo per fare alcuni esempi. Questo sistema virtuoso ha permesso di  ridurre i costi totali e di diminuire la tassa che i cittadini pagano perché è stata introdotta la regola secondo cui chi più inquina più paga. E allora perché non pensare ad un progetto per la città di Orvieto e per il suo territorio guardando a questa realtà? Secondo l'Associazione Amici della Terra è questa l'alternativa al documento presentato dall'Ati4 (ambito territoriale integrato della provincia di Terni) in sede di VAS . Si può ridurre di oltre l'80% lo smaltimento dei rifiuti in discarica, con un aumento di addetti al servizio e meno costi dovuti al risparmio dei rifiuti conferiti in discarica e alla vendita delle materie prime e seconde. Ponte nelle Alpi ha chiamato il suo progetto "Un Ponte verso il futuro", noi lo potremmo chiamare Progetto ORØ - ORVIETO RIFIUTI ZERO.

 

(Cliccare qui per scaricare il documento degli Amici della Terra presentato all'Ati4  http://adtorvieto.files.wordpress.com/2010/10/apporto-di-idee_piano-ambito_ati4_gestione-rifiuti300910.pdf)

(Cliccare qui per scaricare la presentazione del dell'incontro di martedì 5 ottobre con l'assessore di Ponte nelle Alpi http://adtorvieto.files.wordpress.com:80/2010/10/ponte-nelle-alpi-20101.pdf

Pubblicato il: 08/10/2010

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