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Barberani. Azzerare la giunta e aprire al centrosinistra

Prende l'iniziativa per "rafforzare" il sindaco, come dice, ammettendo di fatto la definitiva sconfitta degli attuali assetti.  "Sarebbe un nuovo inizio dell'esperienza Concina - sintetizza Barberbani - un'assunzione collettiva di responsabilità in grado di rafforzarlo e che lo metterebbe nella condizione di gestire una fase cosi difficile con il consenso della città tutta"

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ORVIETO - Azzerare la giunta e aprire al centrosinistra. La soluzione per uscire dalle secche ed evitare il commissariamento assicurandosi al contempo una stabilità per governare, arriva - dirompente - da Antonio Barberani.

Ex coordinatore del Pdl, uomo determinante dell'attuale coalizione al governo e vicino al sindaco, Barberani, assessore alla Cultura e Urbanistica, in questa difficile fase politico - amministrativa, alla vigilia di un bilancio "impossibile" da far quadrare (se non con il commissariamento, come sostengono alcuni) prende l'iniziativa per "rafforzare" il sindaco, come dice, ammettendo di fatto la definitiva sconfitta degli attuali assetti. La proposta di Barberani, per gli osservatori attenti della politica locale, non arriva certo come un fulmine a ciel sereno.

"Propongo al sindaco - ha detto ieri mattina in conferenza stampa - di azzerare la giunta, a cominciare dalla mia persona, e ricostruire una compagine in grado di interpretare questa nuova fase. In città ci sono le competenze adeguate". Ecco l'esecutivo immaginato: tre nomi suggeriti dalla coalizione che ha sostenuto il sindaco (Ol, Pdl, Udc) e quattro nomi di stretta nomina sindacale, di cui almeno due di centrosinistra. Ovviamente con la possibilità di confermare qualche membro dell'attuale giunta.

"Sarebbe un nuovo inizio dell'esperienza Concina - sintetizza Barberbani - un'assunzione collettiva di responsabilità in grado di rafforzarlo e che lo metterebbe nella condizione di gestire una fase cosi difficile con il consenso della città tutta".

Dietro c'è un progetto più vasto che parte da due considerazioni. La prima riguarda la "delusione palpabile e per certi versi giustificata" che c'è in città, dice Barberani, la seconda riguarda la necessità di far proseguire l'esperienza Concina.

"La città - afferma l'assessore del Pdl - sconta una situazione di forte isolamento verso il Governo centrale e verso la Regione, in più il sindaco sconta l'isolamento politico". Per questo, secondo Barberani "la difficile situazione orvietana non va guardata con la matita del contabile" o almeno non solo, c'è bisogno di un progetto. "Isolare 4-5 punti di programma e su questi coinvolgere tutta la città - afferma Barberani - per una grande operazione di rinnovamento e risanamento. L'obiettivo è una nuova idea di città, capace di proiettare Orvieto e il suo territorio nel futuro, restituendole un ruolo all'interno della comunità regionale e capace di dialogare anche fuori dai confini amministrativi".

Da vedere adesso le reazioni alla proposta di Barberani che tuttavia, da subito, non sembra affatto isolata nel Pdl, se nelle stesse ore in cui l'assessore comunale lanciava l'idea del rimpasto, il coordinatore provinciale del Pdl Alfredo De Sio, a Terni, parlava in questi termini della questione orvietana: "Che la situazione a Orvieto fosse difficile lo sapevamo, è nei numeri, lì l'anatra non è zoppa è storpia. In questo momento serve senso di responsabilità da parte di tutti e non far precipitare la situazione mentre si sta cercando di risanare il bilancio del Comune, dopo le devastazioni degli anni scorsi. Forse l'appunto che si può fare a Concina è proprio quello di non aver informato a dovere i cittadini della situazione che ha ereditato. Ora serve una maggioranza più vasta possibile per il risanamento del Comune a patto che il sindaco non diventi ostaggio di chi ti vuole portare dove invece non vuoi andare". (S.T.)

Pubblicato il: 02/10/2010

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