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Approvato il progetto 'La casa sociale' relativo all'utilizzo funzionale ed all'arredo della ex scuola elementare di Orvieto Scalo

Un bel progetto da finanaziare con fondi nazionali. "Accedere al fondo Unrra - ricorda Rosmini - permetterebbe di ultimare l'opera per la realizzazione della casa sociale, il cui sviluppo futuro va nella direzione di favorire il processo di autonomia dei soggetti disabili"

La Giunta comunale ha approvato il progetto denominato "La casa sociale" riferito all'utilizzo funzionale e all'arredo della ex scuola elementare di Orvieto Scalo, ai fini dell'ammissione al finanziamento ai contributi previsti dal Fondo U.N.R.R.A. 2010 del Ministero dell'Interno che, tra gli interventi da sostenere, prevede i progetti per la realizzazione o potenziamento di servizi socio-assistenziali in favore di minori, anziani e disabili presentati dagli enti locali.

Infatti, si stanno ultimando i lavori di adeguamento e ristrutturazione dello stabile dell'ex scuola elementare di Orvieto Scalo che sarà adibita a polo per le attività socio-sanitarie del territorio. 

Il progetto "La casa sociale", elaborato dall'assessorato ai Servizi sociali, individua come potenziali fruitori 300 soggetti oltre alle loro famiglie ed interessa oltre 14.000 abitanti e molte associazioni del volontariato sociale. L'importo complessivo del progetto è di 92.603 euro che verrà cofinanziato con i fondi destinati alla gestione del Piano Sociale di Zona, di cui 12 mila riferiti al 2010 e oltre 34 mila al 2011. La richiesta di finanziamento è di 46 mila euro cioè il 50% del costo totale del progetto.

"La Casa Sociale - dice l'assessore alla Sanità e servizi sociali Massimo Rosmini - è pensata per accogliere: il Centro socio riabilitativo per disabili adulti allo scopo di fornire una risposta socio-riabilitativa ad adolescenti e giovani adulti con disabilità grave, attraverso vari laboratori e momenti di vita in comunità; il centro diurno autogestito per disabili adulti per offrire una risposta qualificata ai bisogni di autonomia ed inclusione sociale attraverso la partecipazione alle attività e alla vita di gruppo dei soggetti con disabilità; il centro sollievo per disabili adulti; il centro per bambini autistici tra i primi anni di vita e l'età adolescenziale-adulta, inteso come luogo di diagnosi, terapia, riabilitazione, ma anche di incontro, formazione e ricerca per promuovere e realizzare un progetto riabilitativo globale volto alla massima autonomia nella vita personale e sociale, evitando agli utenti la dispersione e la disomogeneità degli interventi. Infine, la sede distaccata dell'Ufficio della Cittadinanza che si identifica come spazio pubblico destinato a tutti i cittadini dell'ambito territoriale, creando risorse aggiuntive attraverso azioni di ascolto, orientamento, accompagnamento e mediazione per rispondere ai bisogni e problemi delle persone e delle famiglie".

"Accedere al fondo Unrra - conclude Rosmini - permetterebbe di ultimare l'opera per la realizzazione della casa sociale, il cui sviluppo futuro va nella direzione di favorire il processo di autonomia dei soggetti disabili che usufruiscono dei servizi in essa presenti, sostenere e accompagnare le famiglie con interventi di sollievo nei vari momenti di vita contemplando la possibilità di un intervento di emergenza/urgenza di cui attualmente il territorio è sprovvisto, incrementare la capillarità della rete territoriale e favorire, infine, l'incontro con il terzo settore locale".

 

 

 

Pubblicato il: 02/10/2010

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