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Nubi dense e fulmini sul Comune di Orvieto

Inanellati diversi insuccessi, bilancio più rosso dei tempi rossi, Giunta in difficoltà, assessore al Bilancio latitante, Còncina contiunua ad impegnarsi per affrontare i tanti problemi, ma i risultati...

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ORVIETO - "Davvero una brutta sorpresa. Brutta e inattesa". Così il sindaco di Orvieto Toni Concina ha accolto l'ennesimo flop di un bando comunale, stavolta quello per l'esternalizzazione dei parcheggi, prendendosela in sostanza con chi da mesi starebbe "gufando" su ogni singola iniziativa e tanto più nel caso specifico della mobilità. "Dovremo subito intervenire sia sul piano tecnico che su quello della comunicazione - ha commentato il sindaco - dove sicuramente abbiamo fatto grossi errori. Di certo non aiutati dal clima complessivo ma soprattutto dalle continue esternazioni critiche e distruttive verso ogni iniziativa presa a difesa e nell'interesse della città. Se mi metto nei panni di qualunque imprenditore - ha specificato Concina - faccio fatica a capire per quale motivo dovrei investire in una città dove lo sport principale è quello di denigrare e ostacolare in tutte le occasioni e con tutti i mezzi disponibili ogni progetto di risanamento della finanza comunale. Continuiamo comunque a lavorare con impegno, confidando in una complessiva inversione di tendenza ed in un maggiore senso di responsabilità dei pubblici di riferimento". Sindrome di accerchiamento? Sfortuna, congiunture sfavorevoli? Macchinazioni? Di certo l'amministrazione ha inanellato una serie di insuccessi colossali (dal bando per l'alienazione del mattatoio a questo per la gestione della mobilità passando attraverso quello per la concessione dei 310 posti auto), col risultato che ora a non tornare non sono solo i conti del consuntivo 2009 (dove è assodato un disavanzo di 8,5 milioni di euro) ma anche quelli del preventivo 2010. Dal bando andato deserto martedì infatti il Comune doveva incassare 2,8 milioni di euro, cifra inserita nel preventivo dell'anno in corso. Ancora una volta è tutto da rifare. Il sindaco non pare intenzionato a mollare, ma di certo la sua giunta è sfilacciata e le difficoltà non mancano. Al punto che sono in corso in queste ore contatti con il prefetto e con la corte dei Conti. Difficile immaginare lo scenario che si apre adesso. Si andrà avanti con la riproposizione dei bandi e con nuove alienazioni (almeno finche resterà qualcosa da alienare), ma il problema è anche politico. Concina si ritrova pieno di debiti, senza maggioranza e con una giunta litigiosa. Molti già vedono in lontananza il commissario di governo. Altri spingono per un governo di salvezza cittadina con annesso e consistente rimpasto in giunta. Elezioni? Non subito. La nota del Pd diffusa ieri suona come un canto delle sirene: "A forza di volare basso Concina si è spiaggiato. Ma quanti altri flop vorrà collezionare il sindaco prima di svegliarsi dall'incantesimo e provvedere ad opportune - anche se traumatiche - correzioni di rotta?" si chiedono i Democratici. Intanto l'Udc respinge con forza le accuse che il sindaco rivolge ai presunti guastatori dell'azione di governo cittadino. La colpa dell'ennesimo insuccesso per Massimo Gnagnarini è semmai da imputare alla "mancanza di uno straccio di programma di rilancio delle presenze e degli arrivi in città e di un piano del traffico più stringente quali principali motivi delle zero offerte pervenute per la privatizzazione della gestione dei parcheggi".

 

La foto in home è di Gianluca Adami

Pubblicato il: 30/09/2010

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