Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Incidente a Montecchio. Romolino non doveva essere su quel trattore

A pensarla così è anche la procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto che ha già iscritto nel registro degli indagati il titolare dell'impresa agricola per la quale lavorava il giovane operaio

ORVIETO - Romolino non doveva essere su quel trattore. Non è il pensiero ossessionate di familiari, amici o semplici conoscenti del ventenne, deceduto i primi di settembre in un vigneto a Montecchio, in località San Pietro, per un tragico incidente sul lavoro. O almeno non solo. Perché a pensarla così è anche la procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto che ha già iscritto nel registro degli indagati il titolare dell'impresa agricola per la quale lavorava il giovane operaio e non esclude, anzi dà quasi per certo, un allargamento dell'inchiesta, a causa delle tante irregolarità riscontrate nella vicenda, in tema di sicurezza sul lavoro. In primo luogo, stando ai primi accertamenti, Romolo Liburdi, proprio per la giovane età, sarebbe stato ancora in periodo di formazione, pertanto non avrebbe dovuto svolgere quel tipo di lavoro, non da solo e soprattutto non a bordo di un trattore che era senza pilotina e con il sistema antiribaltamento abbassato. Insomma, dalle prime verifiche, starebbero emergendo una serie di irregolarità sconcertanti relativamente al profilo lavorativo del giovane, alla formazione e allo stesso mezzo agricolo impiegato per il lavoro in vigna. Tanto è bastato per far finire immediatamente il titolare dell'impresa di Ficulle sul registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, ma le indagini dovrebbero avere presto ulteriori risvolti. Gli inquirenti sono in attesa delle definitive risultanze dell'esame autoptico e delle perizie sul trattore, oggetto di sequestro. Come noto, Romolo Liburdi è deceduto lo scorso 7 settembre, il giorno prima del suo ventunesimo compleanno, perché il trattore agricolo sul quale stava lavorando in un vigneto scosceso in località San Pietro di Montecchio, si è ribaltato senza lasciargli scampo. L'episodio - insieme ad un altro incidente simile, avvenuto negli stessi giorni, in cui soltanto un miracolo ha evitato che si registrasse un'altra vittima - ha dato l'input alla procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto per far partire una raffica di controlli a tappeto in materia di rispetto delle normative sulla sicurezza. Non solo in edilizia, ma anche e soprattutto in agricoltura, da un lato perché settore al quale il territorio è altamente vocato, dall'altro proprio in virtù dell'attuale stagione, con la vendemmia che è entrata nel pieno e la raccolta delle olive che è alle porte. Prevenzione, tolleranza zero e multe salate, sono le parole d'ordine. "Molti incidenti che superficialmente vengono imputati al fato, nel 99% dei casi, se vi va a guardare all'effettivo rispetto delle norme sulla sicurezza, non lo sono affatto" osserva il procuratore capo di Orvieto, Francesco Novarese. Di qui i controlli che il dipartimento prevenzione della Asl sta effettuando a tappeto su tutto il territorio.

Pubblicato il: 29/09/2010

Torna alle notizie...