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Per i commercianti orvietani è necessario il casello Orvieto nord

Manieri: "La situazione è pesantissima, problematica, non è possibile pensare di favorire una crescita senza un'altra uscita"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Confcommercio, che prende una chiara posizione per spingere le amministrazioni a mantenere l'impegno per la realizzazione del casello nord.

"Apprendiamo in questi giorni dalla stampa che la costruzione del casello nord, data in questi mesi come sicura e prossima parrebbe saltare.

Eppure i finanziamenti sembrerebbero non mancare: la società autostrade ha sbloccato cinque milioni di euro, la regione due (questo si apprende dagli organi stampa).
Di chi è quindi la responsabilità? Bisogna far chiarezza, la questione riguarda tutti, la città e il comprensorio che beneficerebbe in toto di una seconda via d'accesso e di uscita.
Orvieto sta perdendo un'occasione unica, l'ennesima, di diventare un polo commerciale e industriale del centro Italia.
Le uscite autostradali portano sviluppo, lavoro, riduzione del traffico, visibilità. Non possiamo subire questa perdita, vogliamo risposte chiare dagli enti e capire cosa stia accadendo.
Ancora una volta Orvieto vedrebbe sfumare un'occasione a vantaggio di qualche altra realtà; ipotizzando un rilancio della Piave, una reale ripopolamento del centro storico, la nascita di nuovi insediamenti urbani che partono da Ciconia 2 fino ad arrivare ad altre aree di sviluppo che il nuovo piano regolatore prevede possano essere incrementate, come possiamo pensare che il casello non sia assolutamente imprescindibile? Non si può immaginare uno sviluppo senza una correlazione tra tutti i fattori in gioco.

"Ci impegneremo come associazione- sottolinea il neo eletto presidente Luigi Manieri- per comprendere le cause che hanno portato a questa situazione. La mia attività si trova nella zona industriale di Bardano e parlo quotidianamente con coloro che dal nostro casello devono arrivare nella zona dove lavoro affrontando il traffico dello Scalo. La situazione è pesantissima, problematica, non è possibile pensare di favorire una crescita senza un'altra uscita. I turisti che arrivano in centro spesso sono in coda tra numerosi tir costretti a costeggiare la rupe. Che immagine continuiamo a dare della nostra città?".

 

Pubblicato il: 28/09/2010

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