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L'imprenditoria cinese sbarca a Castel Viscardo

In costruzione alle "Prese" un capannone per confezionare prodotti alimentari. Tra i titolari c'è Wang Jian Wei, quarantadue anni, che da diciotto vive ad Orvieto

CASTEL VISCARDO - Dodici lotti per un investimento di due milioni di euro: in località "Le Prese", proprio all'ingresso del piccolo centro abitato, stanno sorgendo nuovi capannoni in una vecchia zona artigianale prevista dal prg del Comune di Castel Viscardo che non aveva ancora avuto attuazione. Almeno fino a questo momento. Perché da qualche settimana, invece, i lavori sono iniziati. La proprietà è interamente cinese. Tra i titolari c'è Wang Jian Wei, quarantadue anni, da diciotto ad Orvieto, dove vive con la moglie e i figli e dove gestisce il ristorante "Peng Cheng" il primo - e rimasto in tanti anni anche l'unico - sulla Rupe. A "Le Prese" - Comune di Castel Viscardo, sei chilometri da Orvieto - Wang Jian Wei sta investendo per realizzare un grande capannone. Per l'idea che ha in mente ne terrà una parte e un'altra parte la concederà in affitto. Insomma, un investimento.

E un bell'investimento, anche a giudicare soltanto dall'importo dei lavori: due milioni di euro. Per cosa? "Conserve. Funghi" è la risposta dell'imprenditore che spiega: "L'Umbria è una regione molto ricca di funghi". Il ristoratore ci tiene anche a precisare che la struttura sarà eco - compatibile, nel senso che le coperture monteranno tutte dei pannelli solari. Alla realizzazione del capannone, che dovrebbe essere pronto per il 2013, stanno lavorando un gruppo di imprese locali ad eccezione di una impresa campana la Cogemar srl, che si occupa di produzione e posa in opera di manufatti prefabbricati in cemento armato. Per il resto l'appalto principale è della Icer Sas, con subappalti affidati a Bellumore, Roberto Biagioli, Calcestruzzi 90, Pref System e appunto la Cogemar. Ad essere iniziati per primi ovviamente sono i lavori di urbanizzazione per un importo complessivo di 116mila euro. Dovrebbero terminare entro luglio del prossimo anno. In questo caso tra i committenti, in qualità di proprietari, oltre a Wang Jian Wei c'è anche una società la Jin Yi' Golden Fortune Srl che, ad Orvieto, ha già un paio di punti vendita. Si occupano di commercio all'ingrosso di articoli da regalo, giocattoli, mobili, casalinghi, articoli di abbigliamento e accessori, piante, prodotti tessili e biancheria. È probabile che oltre alle conserve, a "Le Prese" arriveranno anche attività similari.

Insomma, il fenomeno dell'imprenditoria cinese è a tutti gli effetti sbarcato anche ad Orvieto. Dati nazionali registrano un boom di tale fenomeno dal 2002 al 2009 con un + 131% e punte del 406 % in Calabria, del 390, 9 % in Molise, del 387,5 % in Basilicata e del 380% in Valle d'Aosta. Gli imprenditori cinesi in Italia hanno quasi raggiunto quota cinquantamila (precisamente 49.854) e le loro attività si concentrano principalmente in Lombardia, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna. Il maggior numero di imprenditori si trova in Lombardia (10.129), seguono i colleghi che vivono e lavorano in Toscana (9.840) e quelli che hanno scelto il Veneto come regione in cui avviare l'impresa (5.798). In Emilia Romagna sono 5.035 e in Lazio 4.587. Al Sud a contare la più consistente comunità imprenditoriale cinese è la Campania (2.522 imprenditori), segue la Sicilia (2.077) e la Puglia (1.085).

Pubblicato il: 26/09/2010

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