Enrico Brugnoli,querela a malincuore
In una intervista il Sindaco di Porano Enrico Brugnoli spiega le ragioni della querela. 'E' stata fatta per difendere le istituzioni dall'attacco di Gisleno Breccia'
Cronaca
di Stefano Corradino
A questo punto la notizia è ufficiale. Per bocca del sindaco, Enrico Brugnoli. "Sì, ho querelato Gisleno Breccia. Sia a livello personale che come primo cittadino. Quindi, in questa seconda ipotesi, c'è una presa di posizione della Giunta comunale".
Perchè?
"L'ho fatto mio malgrado, e dopo aver ripetutamente richiamato Breccia alla correttezza, sia nei precedenti Consigli Comunali che nel corso di quella seduta della Conferenza dei capigruppo. Le mie sollecitazioni, deduco, non sono mai state prese in considerazione dal Capogruppo di "Libero Comune".
Veniamo alla Conferenza dei capigruppo. Cosa è realmente successo. Possibile che da un semplice appunto, come dichiara Breccia, legato a suggerimenti per una diversa realizzazione della variante, si sia dovuto procedere a querela?
In realtà si è trattato di una vera e propria aggressione verbale ingiustificata e inspiegabile. Dalla precedente discussione, pacata e legittima, in cui erano emerse delle divergenze di posizione, il consigliere Breccia ha improvvisamente alzato il tono della voce e utilizzato termini pesanti e inaccettabili. Mi ha dato dell'impostore, dell'ipocrita, bugiardo e maleducato. Addirittura alzandosi dalla sua sedia e venendomi incontro. Ha poi dichiarato che io avrei dovuto smetterla di prendere "in giro" (il termine non era proprio quello ndr) i cittadini di Porano. Ovviamente parlava al sindaco e, indirettamente, a tutta l'amministrazione. Non si può affermare, quindi, che si è trattato solo di un attacco personale. Veniva messa in discussione la trasparenza e onestà di tutta la Giunta e di tutta la maggioranza. Penso che sia l'accusa più grave che si possa fare ad una amministrazione".
Gisleno Breccia, nei suoi interventi, ha chiesto che la discussione venisse riportata sul piano politico, accusandola di far entrare la Giustizia nell'aula del Consiglio Comunale. Come risponde a questa accusa?
"Questa vicenda non può essere portata su piani politici. semmai è proprio Breccia che avrebbe dovuto mantenere quella discussione su un piano politico e di correttezza. Come sostengo in ogni seduta di consiglio, i consiglieri comunali e gli amministratori dovrebbero essere esempio di correttezza, artefici di una discussione democratica, rispettosa delle differenti posizioni e idee. In quella riunione sono stati utilizzati toni e termini che riguardano la Magistratura, di fatto offendendo anche la sua funzione di consigliere comunale. Il tentativo di riportare questa vicenda sul piano politico deriva dal fatto che Breccia non ha elementi a sua discolpa. E' ovvio, invece, che per quanto riguarda la sana e legittima discussione politica, rimane aperta la disponibilità a discutere nelle sedi istituzionali. Non abbiamo chiuso la porta a Breccia ne a nessun altro rispetto alle loro idee legate alla variante del Prg.
Pubblicato il: 01/01/2003