Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Il Vescovo della diocesi di Orvieto-Todi è Padre Giovanni Scanavino

È un padre agostiniano e, questa, è una grande novità. Padre Giovanni Scanavino è nato a Santo Stefano Belbo, provincia di Cuneo e diocesi di Alba, il 6 dicembre 1939. Dal 2000 è Provinciale della Provincia Agostiniana d'Italia. Il nuovo reggente della Diocesi orvietana sarà sulla Rupe lunedì, l'8 dicembre l'ordinazione in Duomo

Approfondimento

di Vincenzo Carducci

Il nuovo Vescovo della Diocesi Orvieto-Todi è Padre Giovanni Scanavino, frate agostiniano di origini piemontesi e rettore della Basilica-Santuario di San Nicola da Tolentino, uno dei principali santuari agostiniani.
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Orvieto-Todi (Italia) presentata da S.E. Mons. Decio Lucio Grandoni, in conformità al can. 401/1 del Codice di Diritto Canonico.

La notizia è stata comunicata ufficialmente questa mattina dal Vaticano e successivamente dal vescovo uscente Decio Lucio Grandoni al Colleggio dei Consultori convocati al centro diocesano di Spagliagrano.

Il nuovo reggente della Diocesi di Orvieto e Todi sarà sulla Rupe lunedì per incontrare monsignor Grandoni. La sua ordinazione a vescovo dovrebbe svolgersi in Duomo con ogni probabilità l'otto dicembre prossimo in occasione della festa dell'Immacolata Concezione.

Padre Giovanni Scanavino, O.S.A., è nato a Santo Stefano Belbo, provincia di Cuneo e diocesi di Alba, il 6 dicembre 1939. È entrato nel Seminario agostiniano di Loano nel 1950 e quindi nel Noviziato di S. Giminiano, dove ha emesso i voti il 7 ottobre 1956.

Ha conseguito la licenza in Teologia presso l'Università Lateranense e la specializzazione in Patristica all'Agostiniano di Roma.

È stato ordinato sacerdote il 14 marzo 1964.

Dal 1967 ad oggi ha ricoperto importanti incarichi nell'Ordine Agostiniano: Maestro del "Professario" a Pavia, divenendo poi Priore di quella Comunità Agostiniana fino al 1983; quindi Assistente Generale dell'Ordine a Roma, Preside della Federazione delle Provincie Italiane.

Dal 1992 al 1996 P. Scanavino è stato Priore della Comunità agostiniana di Milano e quindi, fino al 2000, Priore della comunità del Santuario di Cascia e Vicario Foraneo nell'Arcidiocesi di Spoleto.

Dal 2000 è Provinciale della Provincia Agostiniana d'Italia.

Le prime parole del vescovo:"Lavorerò per unire"

Felicemente sorpreso dalla nomina - "mai più avrei pensato di andare a fare il vescovo a Orvieto-Todi" - padre Giovanni Scanavino, attuale provinciale della Provincia Agostiniana d' Italia, da lui stesso trasferita tre anni e mezzo fa a Tolentino, nel convento di San Nicola, si appresta a lasciare le Marche con la prospettiva di guidare "una diocesi a stampo eucaristico", per lui "molto congeniale".

"Lì infatti - spiega - c' è il miracolo eucaristico. Dunque ci sarà l' impegno a lavorare per l' Eucarestia e questo mi fa un grande piacere, perché è molto vicino alle mie idee e alle necessità che nascono dalla società di oggi. Poi c' è un lavoro di unità da compiere, come sempre, perché in questi tempi siamo tutti un pò più disgregati. Sarà un lavoro un pò più difficile, faticoso, ma devo esserne contento, anche un pò...incoscientemente".

"Langarolo" di Santo Stefano Belbo, "come Cesare Pavese", padre Scanavino trova il modo di scherzare anche sul gemellaggio che si prospetta fra il suo paese natale e Orvieto "dove c' è un vino ugualmente buono".

A Tolentino lascia la Provincia in pieno fermento per la preparazione del settimo centenario della morte di San Nicola (che cade nel 2005), ma con la fiducia che il suo successore temporaneo, padre Alipio Vincenti, oggi direttore della Casa di esercizi di Cascia, è stato individuato nel segno "della continuità". Padre Vincenti arriverà a dicembre, ma resterà in carica solo pochi mesi, fino al capitolo elettivo degli agostiniani, cui spetta nominare il nuovo provinciale d' Italia.

Giovanni Scanavino è stato ordinato sacerdote nel 1964. E' stato preside della federazione italiana degli agostiniani e da meno di quattro anni è provinciale d' Italia. "La prima cosa che ho fatto - ricorda - è stata portare la sede nazionale a Tolentino mi sembrava un centro estramente significativo, per la figura di San Nicola". E un santuario visitato ogni anno da migliaia di pellegrini.

Pubblicato il: 08/11/2003

Torna alle notizie...