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Gialletti: 'Serve una politica comprensoriale sui rifiuti in cui Orvieto assuma una posizione forte'

A prendere la parola sullo scottante tema dei rifiuti, alla vigilia della commissione da lui presieduta e da lui convocata per martedì 21 settembre, è il capogruppo comunale dei Socialisti. Stop ai conferimentio da tutta la provincia. Audizione della 4^ Commissione consiliare sul progetto di sviluppo industriale della discarica

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ORVIETO - "Serve una chiara politica comprensoriale sui rifiuti, nell'ambito della quale il Comune di Orvieto deve assumere una iniziativa forte. E i ternani si scordino di continuare a conferire tutti i rifiuti a Le Crete".

A prendere la parola sullo scottante tema dei rifiuti, alla vigilia della commissione da lui presieduta e da lui convocata per martedì 21 settembre, è il capogruppo comunale dei Socialisti, Evasio Gialletti. "L'obiettivo della commissione - spiega Gialletti - è prendere in esame il progetto industriale di Acea, toccandolo con mano. Sulla problematica - osserva - si stanno muovendo tanti "avvoltoi" ma quello che conta sono i fatti. E i fatti dicono che ad Orvieto c'è una delle discariche più importanti dell'Umbria, dove si sta coltivando il secondo calanco che va esaurendosi a causa dell'accelerazione impressa ai conferimenti con l'emergenza ternana".

"L'investimento di Acea è più che legittimo, ma l'eventuale ampliamento della discarica non può e non deve essere funzionale ad accogliere i rifiuti provenienti dal preselettore che si vuole realizzare tra Amelia e Narni - prende posizione Gialletti -. Orvieto non può essere il ricettacolo dei rifiuti di tutta la provincia".  Più nel merito del progetto (sopraelevazione dal nono al decimo gradone e apertura del terzo calanco, il presidente della IV Commissione ha le idee chiare: "La sopraelevzione del gradone - afferma - la vedo difficilmente praticabile per una ragione di impatto paesaggistico. Su questo bisogna dare atto alle associazioni ambientaliste. Quanto al progetto di ampliamento - afferma Gialletti - bisogna discuterne per trovare una condivisione, ma sulla base di alcuni elementi imprescindibili. Che ci sia un adeguato ritorno economico per la città, che Orvieto non diventi pattumiera dell'intera provincia, che vengano portati avanti progetti tecnologicamente all'avanguardia e che finalmente si realizzi la raccolta differenziata, i cui fondi devono finalmente essere trovati nell'ambito di questo ragionamento".  Tutto questo, secondo Gialletti, non sarà realizzabile se il Comune di Orvieto non si approprierà nel più breve tempo possibile del ruolo "che gli compete" in questo dibattito, un ruolo di "leadership". "Al sindaco di Orvieto chiedo una iniziativa forte. Ai Comuni del Comprensorio dico: meno protagonismo e più fatti".

Alla commissione convocata per martedì prossimo sarà presente anche l'assessore regionale all'Ambiente Silvano Rometti. Oltre al sindaco della città Toni Concina, all'assessore provinciale all'Ambiente Fabrizio Bellini, il presidente della Sao Giorgio Custodi, il responsabile di Acea Luciano Piacenti, il presidente e la vice presidente del consiglio comunale Marco Frizza e Anna Rita Mortini, l'assessore all'Ambiente del Comune di Orvieto Roberta Tardani, il segretario generale del Comune Claudio Pollini, il dirigente dei settori Tecnico e Ambiente del Comune Mario Angelo Mazzi e il responsabile dell'ufficio Ambiente Roberto Sacco. In commissione a partire dalle 17 i vertici di Sao - Acea presenteranno il progetto di sviluppo industriale dell'impianto Le Crete. Il progetto è in discussione in queste settimane nell'ambito della Vas sul piano d'ambito per i rifiuti, il cui terzo incontro si è tenuto recentemente ad Orvieto.  

Pubblicato il: 19/09/2010

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