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Cede cisterna, 'mosto a fiumi' a Le Prese

In località Le Prese, dalle 10 del mattino fino alle 13 circa un autentico fiume, non di vino, ma di mosto e uva rossa ha letteralmente inondato la sede stradale. Era il frutto del danno, enorme, subito da una cantina della zona che per un drammatico incidente ha perso circa quattrocento litri di mosto.

 

ORVIETO - Chi non ha abusato dell'espressione "vino che scorre a fiumi", magari per raccontare di una serata gaudente tra amici? Di quello che l'espressione però significa letteralmente se ne sono fatti un'idea ieri mattina gli orvietani che si sono trovati a passare sulla Provinciale per Allerona scalo.

In località Le Prese, dalle 10 del mattino fino alle 13 circa, infatti, un autentico fiume, non di vino, ma di mosto e uva rossa ha letteralmente inondato la sede stradale. Era il frutto del danno, enorme, subito da una cantina della zona che per un drammatico incidente ha perso circa quattrocento quintali di mosto. In pratica, secondo quanto riferiscono i carabinieri della compagnia di Orvieto, intervenuti sul posto, tramite i militari della stazione di Allerona, ci sarebbe stato un cedimento strutturale del supporto di una cisterna, il cui contenuto avrebbe iniziato irrimediabilmente a riversarsi a terra.

In nessun modo sarebbe stato possibile fermare la marea di uva e mosto che, dalla strada secondaria che conduce alla cantina, a mezza collina, ha finito per invadere la Provinciale nello stupore generale dei passanti e dei residenti del posto. La circolazione della zona è rimasta dapprima paralizzata poi, con l'arrivo dei soccorsi, è stato istituito un senso unico alternato. Tutto per consentire ai vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto di rimuovere il liquido dalle sede stradale. I pompieri sono intervenuti con due squadre e altrettanti mezzi e sono rimasti impegnati dalle 10,30 fino alle 13 circa. Inevitabile qualche rallentamento. La squadra dei soccorsi era composta anche dalla polizia municipale e, come detto, dai carabinieri. La situazione è tornata alla normalità per l'ora di pranzo anche se l'odore inconfondibile del mosto stenta ad andarsene. Ma quel che è peggio, ovviamente, è il consistente danno subito dalla cantina.

Pubblicato il: 17/09/2010

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