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Il novello nel bicchiere

Il vino novello di quest'anno, dal 6 novembre, è sulle tavole degli appassionati. Feste in tutta Italia

Società

È arrivato il novello 2003. Il 6 novembre, secondo le indicazioni ministeriali, sono state stappate le prime bottiglie del novello 2003, salutato in tutta Italia con feste, sagre, degustazioni ed esposizioni. Il novello è ormai una tradizione "recente" ma entrata nelle abitudini degli italiani e coinvolge tutti gli appassionati del vino e della sua cultura. Ventuno milioni di bottiglie, 5% in più dello scorso anno,secondo i dati Col diretti, in circa 400 cantine nazionali, sono pronte per essere consumate nell'arco dei prossimi sei mesi, termine consigliato per garantire la qualità del prodotto.

Durante questa settimana il novellon è in festa, accoppiato con prodotti di stagione e tradizioni locali. A Magliano Sabina, fino al 9 novembre, si celebra il matrimonio tra vino, castagne e musica classica con la "Festa del Novello" e a Perugina, nel fine settimana, wine bar, enoteche e ristoranti del centro storico adotteranno e proporranno i novelli della "Strada del Cantico".

Negli ultimi 15 anni le aziende coinvolte nella produzione di novello sono aumentate di quattro volte passando da 50 a circa 400, con un fatturato stimato pari a quasi 90 milioni di euro e una maggiore concentrazione delle imprese in Veneto e in Toscana, dove è prodotto quasi il 50% del Novello.

Adolfo Orsini, amministratore unico dell'"Arusia", l'"Agenzia Regionale Umbra per lo Sviluppo e l'Innovazione, ha scelto la Cantina "Terre del Carpine", i "Vini del Trasimeno" per presentare il vino novello regionale. "L'ho fatto - ha spiegato aggiungendo di ritenersi "idealmente presente" in tutte le cantine umbre che da oggi commercializzano il 'Novello', in memoria del fatto che 'Terre del Carpine', nata nel 1966 su iniziativa di alcuni piccoli agricoltori, fu realizzata grazie al consistente apporto dell'allora Ente di Sviluppo Agricolo, dal quale è sorta l'attuale 'Arusia'. Presentando il "Novello" delle "Terre del Carpine", il "Sammartino", ottenuto interamente, rispetto al minimo del 30 per cento previsto per legge, con uve a macerazione carbonica, il presidente Roberto Berioli ha fatto un bilancio dell'attività della Cantina, che ha uno dei suoi punti fermi nella "tracciabilità" del prodotto dal vigneto alla bottiglia. "Siamo impegnati - ha detto Berioli - nella ricerca del continuo miglioramento dei nostri prodotti: vogliamo dimostrare che fare grandi vini in una cooperativa non è un'utopia".
A Berioli è stato chiesto un giudizio sulla vendemmia 2003: "È una domanda che mi fanno sempre clienti e amici tedeschi - ha risposto Berioli, reduce da un "work-shop" in Germania organizzato dal Centro Agroalimentare -, a testimonianza di quale vettore sia il vino per il turismo e il territorio: direi una buona annata, ma non a cinque stelle, per via della siccità".

Pubblicato il: 07/11/2003

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