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Ennesima seduta a vuoto della Comunità Montana ONAT

Lo scandalo politico continua e anche dalla seduta del consiglio che si è tenuta martedì i consiglieri non sono riusciti ad esprimere un presidente e una giunta. L'incontro doveva servire anche ad approvare i criteri generali per l'ordinamento degli uffici e dei servizi nonchè il subentro dell'ente montano verso la Cassa depositi e prestiti per i prestiti accesi dalle ex comunità montane Croce di Serra e Monte Peglia e Selva di Meana. PdL: 'La sinistra non si mette d'accordo sulla spartizione delle poltrone e a rimetterci sono gli operai'

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ORVIETO - La comunità montana Orvietano Narnese Amerino Tuderte si avvia ormai a passare da una riforma ad un'altra senza aver eletto i vertici.

Lo scandalo politico, infatti, continua e anche dalla seduta del consiglio comunitario che si è tenuta martedì sulla Rupe i consiglieri non sono riusciti ad esprimere un presidente e una giunta. L'incontro doveva servire, più concretamente, anche ad approvare i criteri generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi nonchè il subentro dell'ente montano verso la Cassa depositi e prestiti relativamente ai prestiti accesi dalle ex comunità montane Croce di Serra e Monte Peglia e Selva di Meana. "Il consiglio però - come fa sapere una nota del Comune di Orvieto - non ha proceduto ai suddetti adempimenti non avendo raggiunto alcun accordo alla luce della prossima riforma regionale degli enti montani". In apertura della seduta il sindaco di Orvieto Toni Concina in qualità di presidente dell'ente montano si è appellato al senso di "autonomia delle forze in campo nel porre fine al costante rinvio delle nomine".

Dello stesso avviso il consigliere Stefano Olimpieri (Pdl) che ha definito "inaccettabile un ulteriore rinvio dal momento che la presenza numerica dei consiglieri consente di procedere alle nomine per avere una giunta politica che porti avanti il governo dell'ente fino alla riforma". Tutto inutile l'esito della votazione per la nomina del presidente del consiglio comunitario è stato lapidario: Dimiziani 23 voti, Caprini 1 voto, 27 schede bianche. Si andrà ad una prossima elezione a maggioranza semplice. Dopo ampio dibattito, inoltre, la seduta è stata sospesa per mancanza del numero legale. Alla conta finale in aula, sono rimasti infatti lo schieramento di centrodestra e alcuni consiglieri di centrosinistra insufficienti per consentire la prosecuzione dei lavori, per cui la seduta è stata sciolta.

Pubblicato il: 16/09/2010

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