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Lavoro nero: in un ristorante del centro storico 150 coperti e 2 dipendenti

Nel locale, le fiamme gialle hanno trovato 8 camerieri, di questi 7 - tra cui un minorenne - erano "in nero" e uno irregolare. Risultato: i gestori sono stati multati e costretti ad assumere  tutti i dipendenti in precedenza non regolarizzati

ORVIETO - Centocinquanta coperti e due soli dipendenti, di cui uno in malattia dal mese di aprile. La guardia di Finanza ci ha messo poco a capire dove era il trucco per un ristorante del centro storico che è finito inevitabilmente nei guai per il lavoro nero a cui faceva abbondantemente ricorso. Nel locale, le fiamme gialle hanno trovato 8 camerieri, di questi 7 - tra cui un minorenne - erano "in nero" e uno irregolare. Risultato: i gestori del ristorante, per scongiurare la chiusura del locale, sono stati multati e costretti nel giro di una settimana, ad assumere  tutti i dipendenti in precedenza non regolarizzati.

Il blitz, secondo quanto riferisce la tenenza orvietana della Guardia di Finanza, sarebbe avvenuto in uno degli ultimi week end "nell'ambito del contrasto al fenomeno del cosiddetto lavoro nero", attività che sta prestando particolare attenzione "a tutte quelle attività che pur svolgendo una tipologia di prestazioni che necessitano  di una congrua "forza lavoro", di fatto comunicano l'assunzione di un   numero di dipendenti assolutamente inadeguato per l'esercizio dell'attività svolta". È il caso del locale in questione che avendo la disponibilità di circa 150 coperti e riempiendo spesso le sale per "banchetti" che festeggiano matrimoni, comunioni, battesimi aveva dichiarato l'assunzione di soli due dipendenti, di cui uno risultava essere in malattia dal mese di aprile scorso. L'intervento dei finanzieri, dopo i preliminari accertamenti, è stato inevitabile.

"Infatti - osserva il comandante della tenenza, Renato Nava - è difficile pensare che un ristorante di tali dimensioni, tra l'altro in un periodo di particolare afflusso, tra personale di cucina e di sale avesse un solo dipendente presente". In particolare, il giorno dell'intervento è stata accertata la presenza di ben sette dipendenti in nero su 8 presenti e l'unico assunto sarebbe stato irregolare perché non tutti i compensi corrisposti venivano poi sarebbero stati indicati sulle buste paga. Tra i lavoratori in nero, per giunta, ci sarebbe stato anche un minorenne minore (come noto, l'attuale legislazione prevede una serie di adempimenti particolari, proprio per proteggere i minori e tutelare il lavoro minorile). I controlli della finanza in questo settore vanno avanti dall'inizio dell'estate e continueranno al fine di "contrastare questo mal costume - spiega il tenente Nava - che non solo danneggia direttamente i dipendenti non assunti ma tutti i lavoratori in generale, perché i contributi non versati all'Inps sono disponibilità finanziarie che vengono a mancare e quindi che non possono essere ridistribuite dall'organo di previdenza sociale".

Nel caso specifico di quest'ultimo ristorante, trovato non in regola con il personale, i lavoratori in nero superavano di gran lunga il 20% della forza lavoro regolare e quindi la società controllata, per evitare che l'Ispettorato del lavoro prendesse provvedimenti chiudendo il locale, nell'arco di una settimana, è stata costretta ad assumere tutti i dipendenti non regolarizzati. In pratica, conclude Nava, "a seguito dei controlli effettuati non solo sono state irrogate le giuste sanzioni ma 12 orvietani adesso si trovano assunti con contratto a tempo indeterminato". Ai sette lavoratori di quest'ultimo blitz si aggiugnono infatti i cinque trovati a luglio in un altro ristorante.

IL PRECEDENTE:

ORVIETO - Già nel luglio scorso in un altro ristorante orvietano, ma stavolta del Comprensorio, furono trovati 5 lavoratori "in nero". Nel locale, al momento del controllo dei militari, lavoravano sette dipendenti, tra addetti al servizio di sala e servizio di cucina, di cui soltanto due sarebbero risultati regolarmente assunti mentre gli altri cinque avrebbero prestato la propria opera completamente in nero. I controlli della Guardia di Finanza specificatamente mirati al settore della ristorazione stanno continuando a tappeto

Pubblicato il: 14/09/2010

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