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Approvato il piano delle opere pubbliche per i prossimi tre anni

L'intervento dell'assessore Germani, di Cimicchi e di tutti i consiglieri che ahanno partecipato al dibattito

Cronaca

di redazione

Il Consiglio comunale di Orvieto ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche, che sarà realizzato nel periodo 2003/2005 e quello relativo al 2003.

L’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Germani, che ha tenuto la relazione di presentazione del piano, ha sostenuto che «… il programma e stato redatto partendo da quanto è in fase di realizzazione e da quanto i Consigli di zona hanno prodotto in questi anni, sentito il parere dei gruppi politici che compongono la maggioranza, e in base alle segnalazioni pervenute da associazioni e singoli cittadini. Attualmente sono aperti 20 grandi cantieri, per un complesso di investimenti pari a 35.000.000 di Euro.

Al fine di una semplice analisi statistica o di pura curiosità- ha continuato Germani- gli interventi richiesti nel complesso sono stati circa 250, di cui circa 123 hanno già avuto soluzione nei piani di sviluppo precedenti, per una percentuale di circa il 50% fra quelli totalmente realizzati o in fase di attuazione.
Con il nuovo piano triennale si pensa di dare risposte certamente a gran parte delle altre osservazioni formulate»

La relazione di Germani è poi entrata nello specifico.

L’elenco delle opere previste per il 2003 e per il triennio 2003/2005 è pubblicato come approfondimento.

Ecco la sintesi del dibattito che è scaturito dall’intervento di Germani.

Il consigliere Stefano Olimpieri (AN) ha detto : «L'assessore ha fatto una sorta di 'lista della spesa'. Anche lo scorso anno il suo predecessore presentò analoghe proposte e quest'anno viene ripetuto quanto promesso un anno fa. Ad esempio si parla ancora del Museo del corteo storico ma non si indica l'area e le modalità di collocazione per una realizzazione che darebbe sicuramente lustro alla città. Noi vediamo come sede ideale e naturale del museo il Palazzo dei Sette. Quanto poi alla questione della viabilità a Ciconia, più precisamente alla realizzazione del sottopasso che compariva nel programma del sindaco del 1999, noi non vediamo in nessun programma delle opere pubbliche questa iniziativa. Chiediamo quindi di modificare - ove possibile - il piano delle opere pubbliche nella direzione di interventi prioritari tesi ad attenuare il problema dell'intensità del traffico a Ciconia e Orvieto Scalo».

In fase di dichiarazione di voto il Consigliere Olimpieri ha affermato: «Il Governo ha stanziato cifre consistenti finanziando numerose opere in questa regione. Vorrei sottolineare che l'elemento partecipativo delle commissioni consiliari non si è concretizzato; alcuni interventi sono meritori, alcune cose sono state fatte, altre no, quindi non è giusto far gravare sui cittadini opere di forte impatto sociale come il parcheggio di Via Roma. Chiedo all'amministrazione comunale di procedere, previa partecipazione, a realizzare le opere promesse. Il nostro voto è contrario alla proposta di piano delle opere pubbliche 2003/2005».

Il consigliere Fausto Ermini (F.I.) ha affermato: «La legge 109 e l'Osservatorio sui lavori pubblici hanno la finalità di verificare e monitorare i lavori pubblici realizzati dalla pubblica amministrazione. Sarebbe interessante, in tal senso, verificare quanto promesso nel 1999 e quanto realmente realizzato. Sul Museo dei costumi del corteo storico non si specifica alcuna idea: un anno fa prospettammo la soluzione del Sant'Agostino cosa che venne dapprima recepita in maniera benevola, previo uno studio di fattibilità e con la possibilità, comunque, di ricercare altre soluzioni alternative, come Palazzo dei Sette. Rileviamo inoltre scarsa attenzione all'acquisizione di strutture informatiche a fronte di altre priorità. Proprio su questo aspetto invitiamo a verificare la scala degli interventi degni di priorità assoluta secondo una seria programmazione dei lavori». Successivamente il consigliere ha così motivato il voto contrario motivato «da ragioni di metodo e di merito e per la carenza di informazione che c'è stata in seno alle commissioni consiliari riguardo al piano proposto. Raccomando all'amministrazione comunale di valutare attentamente la produttività degli investimenti»

Il consigliere Bruno Materazzo (DS) ha detto:«Da parte della minoranza si avvertono indicazioni positive circa l'importanza di indicare un chiaro ordine di priorità negli interventi, al tempo stesso anche dei controsensi. Questo piano triennale delle opere pubbliche, come ha precisato l'assessore, è il frutto di un lavoro intenso prodotto dall'assessorato e dagli uffici comunali in sintonia con i Consigli di zona. Emergono interventi significativi nella direzione dell'istruzione, della scuola e dell'alta formazione ed altre opere previste che tendono a salvaguardare e valorizzare il territorio comunale nel suo complesso. Sulla viabilità a Ciconia, come ha precisato l'assessore, c'è in atto una progettazione mirata che coinvolge altri enti preposti come la Regione, la Provincia, l'ANAS».
Materazzo ha concluso:«Voteremo favorevolmente questo piano che si mostra positivo perché tiene conto delle esigenze reali dei cittadini ed equilibrato in termini di priorità e risorse finanziarie»


Il consigliere Stanislao Fella (AN) ha detto: «C'è un problema tecnico di fondo: cercare una armonizzazione generale tra il PRG e il piano delle opere pubbliche. Più precisamente, con il PUC di Orvieto Scalo, a seguito di alcune modifiche, verrà a mancare una piazza all'interno dell'area ex Molajoni, che era peraltro prevista nel progetto di riqualificazione urbana. E poi il Parco archeologico, perché prevederlo senza perimetrarlo? Inutile mettere in previsione opere pubbliche quando esse vengono vanificate da scoordinamenti tra vari enti, come per esempio riguardo agli ingressi per i disabili presso Porta Vivaria e nella zona di Palazzo Crispo, che creano svantaggi e danni alla città?».

Il consigliere Massimo Gambetta (DS) ha affermato: «Ricordo al collega Fella che i PUC vanno a riqualificare le frazioni ed è ciò che sta avvenendo ad Orvieto Scalo, lungo Viale 1° Maggio, dove si fanno interventi di riqualificazione urbana. Per effetto delle disposizioni della Finanziaria 2003, come dimostra il massiccio ricorso al TAR della gran parte delle Regioni e dei Comuni italiani, molti enti locali saranno fortemente limitati nella possibilità di programmare in favore dei cittadini. In questo quadro di innegabile difficoltà generale, l'amministrazione del comune di Orvieto anche oggi sceglie di fare investimenti a favore dei cittadini, in termini di servizi e di opere pubbliche, per dare continuità ed organicità a scelte mirate già fatte e realizzate nel passato».

Il consigliere Gianpaolo Antoniella (RC) ha dichiarato: «Il Piano delle opere pubbliche 2003/2005 che ci viene proposto dalla Giunta prevede interventi in tutto il territorio comunale, inoltre la mole dei lavori già in atto, il numero considerevole di cantieri aperti relativamente ai servizi e alla sicurezza degli edifici scolastici denotano sin da ora le priorità a cui si è lavorato. Il piano complessivo dell'amministrazione comunale non può essere ridotto ai minimi termini, poiché esso costituisce un concreto programma di interventi tesi a ricucire complessivamente il territorio comunale e i diversi quartieri. In questo senso chiedo all'opposizione di fare anch'essa la propria parte affinché dal governo nazionale giungano risorse per interventi tesi al miglioramento della qualità della vita dei cittadini a livello di strutture e servizi. Voteremo a favore».

Il consigliere Valentino Maggi (DS), rivolgendosi al consigliere Fella ha precisato: «Quello a cui il collega Fella fa riferimento a proposito dell'intervento in atto all'interno dell'area ex Molajoni non riguarda una piazza ma una struttura posta al centro del complesso commerciale in corso di realizzazione che prevede, tra l'altro, ingressi pedonali laterali; riguardo alle migliorie relative al sistema della viabilità nella zona del polo scolastico di Ciconia, come già anticipato dall'assessore Germani, queste saranno realizzate nell'ambito degli interventi finanziati da altri Enti».

Il consigliere Franco Raimondo Barbabella (SDI) ha dichiarato: «Apprezzo il lavoro svolto dall'assessore Germani, che appare organico nel momento in cui tiene conto di esigenze diffuse, grandi e piccole, secondo una consuetudine del Comune di Orvieto che è quella delle visione organica delle opere pubbliche, frutto del confronto con la popolazione. Già nel 1979 si definì un programma di questo tipo che, per l'epoca, prevedeva prevalentemente opere primarie come acquedotti, fognature, illuminazione. Oggi resta l'organicità ma la prospettiva è nel segno dello sviluppo e della sua qualità. Oggi si pianificano interventi nel Parco archeologico, nell'ex Ospedale come sede del Centro studi universitari. Nessun programma di opere pubbliche può dirsi mai concluso: vanno costantemente aggiornati. L'amministrazione comunale ha compiuto un grande sforzo di investimenti guardando all'economia, dunque quelle che vanno in questo senso sono solo polemiche inutili. Certe preoccupazioni espresse da alcuni colleghi consiglieri sono fugate dalla corretta impostazione che l'assessore Germani ha dato al programma: sull'area del polo scolastico e Via dei Tigli ci sono impegni precisi dell'Amministrazione Provinciale che riteniamo punti avanzati nella direzione della realizzazione delle opere previste». Per dichiarazione di voto ha aggiunto: «In fondo, dalla minoranza non giunge un attacco frontale al piano triennale delle opere pubbliche, il che significa che è un buon piano in quanto sta dentro la logica delle cose. Prendiamo atto di questo atteggiamento di disponibilità. Voteremo a favore».

L'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Germani, in sede di replica ha detto: «Il piano delle opere pubbliche non è una cosa definitiva né illimitata, stiamo all'interno del patto di stabilità imposto dal governo secondo una scala di priorità decisa dai nostri concittadini nelle quaranta riunioni dei Consigli di zona e sulla base delle valutazioni dell'amministrazione e degli uffici comunali. Per quanto riguarda la sistemazione di Via dei Tigli e Via delle Querce, appena avremo la disponibilità dei finanziamenti da parte degli altri nti, porteremo in Consiglio comunale i relativi progetti a cui stiamo lavorando in modo coordinato con gli uffici tecnici dei citati enti. Circa la previsione di strutture informatiche, come sollecitava il consigliere Ermini, preciso che nei PUC di Orvieto Scalo e Sferracavallo sono previsti punti di informatizzazione via Internet, proprio allo scopo di dare risposte alle quotidianità dei nostri concittadini. Dopo l'approvazione del piano delle opere pubbliche per il prossimo triennio, compiremo ulteriori verifiche con i Consigli di zona e poi prepareremo l'agenda dei vari interventi per l'avvio dei relativi cantieri».

Il sindaco Stefano Cimicchi ha affermato: «Il piano triennale degli investimenti 2003/2005 comprende tutte le esigenze del territorio e giunge dopo anni di sofferenze per arrivare al quale sono stati fatti notevoli sacrifici anche a livello di gestione del bilancio. La capacità di indebitamento del Comune è stata gestita per mantenere un livello di investimenti ordinario e straordinario che ci colloca in una posizione preminente fra tante altre città, anche nella nostra regione. Sono stati intercettati tutti i possibili strumenti e misure di finanziamento e di questo dobbiamo esserne contenti, tutti. La situazione attuale è caratterizzata dalla stabilità del nostro bilancio e da una certa fantasia nell'investimento che ci consente di procedere ad una operazione di riadeguamento nelle frazioni in termini di interventi in campo urbanistico e di investimenti nelle opere pubbliche che sono tutte all'insegna della piena sostenibilità. Le osservazioni, anche dell'opposizione, puntano tutte alla ricerca della qualità, che è poi quello che intendiamo fare con l'esaltazione del lavoro di raccordo tra Comune, Provincia di Terni, Regione dell'Umbria. Il lavoro fatto è frutto di esigenze reali. Il forum civico, che si farà prossimamente per l'insediamento dei nuovi Consigli di zona, ripartirà proprio dal lavoro realizzato dai primi Consigli territoriali di partecipazione popolare tra il 1998 e il 2002 per rilanciare in avanti gli investimenti per lo sviluppo del territorio comunale».

Pubblicato il: 01/01/2003

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