Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Inaugurata a Capitone di Narni una nuova voliera di 7.000 mq

Servirà al reintegro dei fagiani e alla ricostruzione della starna. Iniziativa della locale Arci Caccia in collaborazione con Provincia di Terni e Comitato di gestione zona addestramento cani di Torre di Picchio

E' stata inaugurata a Capitone di Narni la nuova voliera a cielo aperto di 7.000 mq per il reintegro della specie fagiano e per la ricostruzione della specie starna. L'iniziativa è stata presa dall'Arci Caccia di Capitone, in collaborazione con la Provincia di Terni e il Comitato di gestione della Zona addestramento cani di Torre di Picchio. A tagliare il nastro è stato l'assessore provinciale alle Politiche faunistiche Filippo Beco che ha sottolineato l'importanza del progetto. "Realizzare una voliera di ampie dimensioni come quella di Capitone - ha affermato Beco - è un fatto significativo perché si inserisce perfettamente nelle linee guida dell'amministrazione provinciale volte a privilegiare spazi estesi come questi per agevolare la riambientazione dei volatili e la loro capacità di adattamento all'ambiente naturale. L'obiettivo principale dentro cui si cala la nuova voliera è quello di creare un patrimonio faunistico vero e consistente a servizio dei cacciatori e a tutela della biodiversità". Il responsabile di zona Giorgio Filippucci ha sottolineato l'importanza di costruire ed incrementare il numero degli animali "in maniera - ha spiegato - che l'area diventi piena di selvatici i quali espandendosi possano diffondersi sempre più nel territorio libero. Questo consentirà di dare risposte positive ai cacciatori e nello stesso tempo avere una palestra che soddisfi le esigenze dei cacciatori cinofili". L'assessore Beco e i soggetti promotori dell'iniziativa hanno sottolineato con particolare attenzione il rapporto con i giovani e soprattutto con il mondo della scuola. "Questo - hanno affermato l'assessore, l'Arci Caccia e il comitato di gestione - permetterà di contribuire alla crescita di un rapporto proficuo fra giovani e natura". Il presidente dell'Arci-caccia della Provincia di Terni, Giampiero Amici, oltre a rivolgere un plauso all'iniziativa, ha ricordato che "la legge 157/92 da tanti criticata, è pregna di indicazioni che vanno verso questo impegno costruttivo e non soltanto va salvaguardata, ma addirittura deve essere messa in essere nella sua totalità, per far sì di mantenere quanto di vero e serio c'è nell'arte venatoria in simbiosi con l'ambiente e l'agricoltura. Anche perché i cambiamenti imposti dalla società creano non poche difficoltà al mondo della caccia e se noi non saremo cosi accorti nel trovare le soluzioni ai problemi che automaticamente si formano, la caccia sarà sempre meno capita ed apprezzata". Il presidente locale di Arci Caccia, Francesco Fioravanti, ha illustrato le varie operazioni portate avanti. "Partendo dalla considerazione - ha sottolineato - di essere vicini ai confini della zona addestramento cani di Torre di Picchio si è deciso, con il comitato interessato, di lavorare perché divenisse sempre più ricca di selvaggina per creare le prerogative per un patrimonio utile a tutti. Ci siamo impegnati per quest'inverno a far trovare cibo agli animali che da anni ormai costituiscono il patrimonio della zona al fine di avere riproduttori forti e pronti a nidificare e a dare prole nella stagione estiva. Ora, costruendo questa voliera a cielo aperto di circa 7.000 m² finalizzata ad introdurre e incrementare in maniera tecnica la specie fagiano, cerchiamo di creare le condizioni ambientali e alimentari più confacenti a detta specie. Ma la voliera riveste ancora un obbiettivo più importante perché all'interno della stessa verranno costruite delle strutture finalizzate alla riproduzione diretta della specie starna, in numero limitato, ma base essenziale di voli che nascono e s'irradiano nella zona e al di fuori di essa, arricchendo il territorio di fauna di sicuro pregio.

Inoltre non entrando in competizione con la specie nominate all'interno della voliera verranno lasciate alcune lepri che una volta riprodottesi con l'apertura dei cancelli verranno liberate. Certamente portare avanti queste iniziative occorre tanta passione e tanta volontà, ma sono giovani e l'avvenire è loro".

Pubblicato il: 11/09/2010

Torna alle notizie...