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Sconcerto e profonda commozione la morte di Romolo Liburd

Tanti i messaggi. A Ficulle intanto i familiari del ragazzo attendono il via libera della magistratura per fissare i funerali

ORVIETO - Ha provocato sconcerto e profonda commozione la morte di Romolo Liburdi, l'operaio agricolo, morto martedì a soli 20 anni, in un vigneto a Montecchio, per un tragico incidente sul lavoro. Tanti i messaggi di cordoglio che giungono a partire dall'onorevole Carlo Emanuele Trappolino: "Morire sul lavoro - ha detto il deputato del Pd - è un evento tragico che la giovane età di chi soccombe rende assurdo e incomprensibile. Quest'episodio riporta drammaticamente l'attenzione circa la sicurezza sui luoghi di lavoro e sull'urgenza di dare ancora più forza all'opera di prevenzione e vigilanza delle istituzioni, delle imprese e delle organizzazioni sociali". Cordoglio anche dal presidente del consiglio regionale Eros Brega. "Questo incidente sul lavoro - ha detto Brega - colpisce, in particolare, per la giovane età della vittima e la fatalità con cui questa tragedia si è consumata. Tuttavia la sicurezza non può essere delegata o affidata alla casualità e al destino, al contrario, è un principio di civiltà irrinunciabile in ogni settore, in agricoltura come nell'industria e nel terziario. Deve essere una priorità per la nostra regione". Il presidente del consiglio ha ribadito, quindi, la necessità di un più attivo e concreto impegno delle istituzioni e dei privati, delle forze economiche e sociali per prevenire e contrastare il fenomeno delle morti bianche. Vicino alla famiglia anche il consigliere regionale Fausto Galanello (Pd): "La tragedia di Montecchio riapre la ferita della sicurezza sul lavoro, in particolare nel settore agricolo che è già stato causa di molti lutti nella zona dell'Orvietano" ha detto Galanello. "La sicurezza e l'incolumità di chi lavora - sottolinea Galanello - rimane una sfida che la nostra società non riesce ancora a vincere. Di fronte ad una morte così assurda, il senso di sconforto e d'impotenza non possono però far smarrire l'urgenza di azioni di prevenzione diffuse e di interventi di vigilanza attenti e capillari: aspetti centrali della qualità del vivere comune che le istituzioni non possono permettersi di tralasciare". "Quanto è accaduto ci addolora particolarmente - sono le parole dell'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Orvieto -. E' in momenti come questo che dalle istituzioni deve giungere l'appello al rispetto di tutte le norme attinenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro ed alla massima vigilanza sociale e degli organismi preposti, perché questa piaga sociale, purtroppo così presente anche nella nostra realtà, venga contenuta e risolta". A Ficulle intanto i familiari del ragazzo attendono il via libera della magistratura per fissare i funerali.

Pubblicato il: 09/09/2010

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