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Galanello. Troppi disagi per i pendolari

Chiede che la Regione Umbria apra al più presto un tavolo con le Ferrovie dello Stato per tutelare le centinaia di lavoratori e studenti che utilizzano quotidianamente uno dei collegamenti chiave del tessuto economico umbro

Troppi disagi per una tratta così frequentata: la cessazione del servizio autobus sostitutivo riapre l'annoso problema dei collegamenti ferroviari, che tra soppressioni e cambiamenti di orario, non garantiscono più da tempo un'adeguata copertura del percorso Terni, Orte, Fabro. La Regione Umbria apra al più presto un tavolo con le Ferrovie dello Stato per tutelare le centinaia di lavoratori e studenti che utilizzano quotidianamente uno dei collegamenti chiave del tessuto economico umbro". E' quanto scrive, in una nota, Fausto Galanello (PD) che chiede un impegno della Giunta "per sbloccare in via definitiva la vicenda dei difficili collegamenti ferroviari nell'area del Ternano e dell'Orvietano".
"Il cambiamento degli orari dei treni imposto nel dicembre scorso dalle Ferrovie dello Stato - sottolinea Galanello - ha riversato su centinaia di pendolari il problema di far coincidere le proprie esigenze lavorative con un'offerta di trasporto pubblico rigida e limitata, costruita su orari di fatto incompatibili con i tempi d'uscita da uffici ed aziende. Una situazione insostenibile - continua - a cui la Regione Umbria aveva prontamente risposto fornendo un servizio autobus sostitutivo convenzionato con l'Atc di Terni. Una prestazione - aggiunge l'esponente del PD - che si è però esaurita a luglio di quest'anno, lasciando di nuovo i pendolari senza adeguate forme di collegamento alternative alle auto private".
Per Fausto Galanello è quindi necessario che la Regione Umbria si attivi "nel più breve tempo possibile per riaprire un proficuo dialogo con Fs per il miglioramento complessivo dell'offerta di collegamenti nell'area. Una necessità - conclude - che non riguarda solamente i pendolari, ma anche il livello di competitività delle realtà aziendali ed economiche del territorio".

Pubblicato il: 08/09/2010

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