A Collevalenza la Giornata regionale del malato Unitalsi-Umbria . Solenne concelebrazione di monsignor Scanavino, vescovo di Orvieto-Todi

di ufficio stampa diocesi

Celebrata ieri la Giornata regionale del malato ad iniziativa dell' Unitalsi-Umbria  i cui medici, barellieri, sorelle di assistenza e cappellani, tutti volontari,  hanno accompagnato in pellegrinaggio circa 400 ammalati al Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza.

La giornata  si è inserita nel quadro delle iniziative celebrative del Santuario per i 50 anni dal ritrovamento dell'acqua sorgiva proprio nel punto che era stato indicato alla venerabile Madre Speranza nel corso di una esperienza mistica.

Il "Buon Gesù", infatti, le aveva indicato l'acqua sorgiva perchè fosse utilizzata come occasione di purificazione e di guarigione per l'anima dal peccato e per il corpo dai tanti mali inguaribili che affliggono l'umanità.

All'inizio di questo incontro i partecipanti sono stati salutati da Giorgio Becherini, presidente regionale Unitalsi e da don Girolamo Giovannini, assistente regionale.

Tutti, poi, hanno seguito una catechesi  svolta da Padre Aurelio Perez, Superiore generale dei figli dell'Amore Misericordioso, che li ha introdotti, prima della immersione nelle vasche, al significato dell'acqua nell'Antico Testamento e al suo valore purificatore.

Dopo il pranzo alle 15 Mons. Giovanni Scanavino, Vescovo di Orvieto-Todi ha concelebrato la Santa Messa cui ha fatto seguito la Processione e la Benedizione eucaristica degli ammalati e dei loro familiari e di tutti i partecipanti.

Nel corso della sua omelia mons. Scanavino ha ricordato come "il Signore ha compiuto e continua a compiere meraviglie. Questo santuario e la sua acqua, voluti da Madre Speranza -ha detto il vescovo- sono segni delle meraviglie che il Signore  continua a compiere  per aiutarci ad affrontare la vita, le sofferenze. Noi, però, con la nostra fede, e con il nostro amore dobbiamo continuare a chiedere lo Spirito per  guarire e amare sempre più Dio e la vita".