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Radio call, nessun disimpegno da Orvieto

Il servizio di call center resterà a Bardano in nuovi locali da individuare. È quanto l'azienda messinese che ha riassorbito parte dei dipendenti ex Acas ha messo nero su bianco. Degli ultimissimi risvolti della vicenda, forieri di un cauto ottimismo, parla l'assessore allo Sviluppo economico, Antonio Barberani

ORVIETO - Radio call, nessun disimpegno da Orvieto: il servizio di call center resterà a Bardano in nuovi locali da individuare. È quanto l'azienda messinese che ha riassorbito parte dei dipendenti ex Acas ha messo nero su bianco in piano industriale fatto pervenire al Comune di Orvieto dopo aver chiesto la cassa integrazione in deroga per i quindici operatori (tanti ne sono rimasti degli originari ventisette) che, dal 16 agosto, sono senza lavoro. Degli ultimissimi risvolti della vicenda, forieri di un cauto ottimismo, parla l'assessore allo Sviluppo economico, Antonio Barberani. In particolare, l'assessore Barberani riferisce che nel piano "l'azienda ribadisce la volontà ferma ed inequivocabile di permanenza sul territorio umbro ripristinando le condizioni per la erogazione del servizio in Orvieto". Dal documento risulta ancora che: "la richiesta di cassa integrazione in deroga è dovuta a ritardi nei pagamenti da parte di enti pubblici. In ogni caso - è detto - Radio Call service si impegna in tempi brucianti alla stipula del nuovo contratto di affitto del ramo di azienda con la curatela fallimentare di Acas service srl. Nel contempo sta provvedendo al sopralluogo di nuovi locali nel territorio orvietano per individuare un immobile perfettamente adeguato alle rinnovate esigenze aziendali che considerano Orvieto come sede operativa per una nuova ripartenza dell'attività". "C'è cauto ottimismo - conclude l'assessore - nella consapevolezza che sarà necessario vigilare" sugli impegni assunti dalla società. "Nel contempo - aggiunge e conclude Barberani - l'amministrazione si sta movendo di concerto con le altre istituzioni per individuare soluzioni positive alle situazioni di crisi evidenziatesi anche in altri settori". Dunque spiragli di ripresa per gli operatori del call center sanitario che, da oltre un anno a questa parte, stanno subendo le conseguenze della crisi Acas service legata all'evasione fiscale da tre milioni di euro trovata dalla fiamme gialle a carico della società (luglio 2009). Per i dipendenti del call center, intanto, martedì prossimo, 7 settembre, si discuterà in Regione la richiesta di cassa integrazione in deroga. Al momento non hanno percepito lo stipendio del mese di luglio e la quattordicesima. Radio call, come noto, ad Orvieto gestisce la commessa ex Acas per le prenotazioni della Asl numero 5 di Messina e dell'ospedale Papardo.

Pubblicato il: 05/09/2010

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