Fabro. La giustizia farà il suo corso

FABRO - "La giustizia farà il suo corso. Dalle nostre parti certi metodi non sono accettabili. Neanche per scherzo". È il sindaco Maurizio Terzino a commentare amaramente l'esito delle indagini che hanno portato a denunciare un fabrese per le minacce da lui ricevute sotto campagna elettorale e per tre tentate estorsioni. "Sono particolarmente amareggiato dall'intera vicenda anche e soprattutto alla luce dei suoi risvolti - commenta Terzino -. La persona in questione si è rivelata non solo un mio coetaneo, ma un compagno di scuola che credo non si renda neanche conto della gravità delle proprie azioni. Da un uomo di quarantadue anni ci si aspetterebbe un comportamento più serio". Questo, ovviamente per quanto riguarda gli "inviti" a ritirare la candidatura che hanno coinvolto in prima persona l'allora aspirante e oggi sindaco di Fabro. "Ma poi ho saputo che questa persona è andata ben oltre, rendendosi responsabile di azioni anche più gravi", prosegue Terzino riferendosi alle tentate estorsioni. "Non so che dire - conclude - se non che nella vita ognuno si assume le proprie responsabilità, la giustizia farà il suo corso. Di certo gli avvenimenti che sono accaduti sono del tutto estranei alla storia e alla tradizione di civiltà delle nostre parti e non sono accettabili neanche per scherzo". Infine l'attuale sindaco esprime "grande apprezzamento per l'operato del maresciallo Giustinani e del capitano Lachi che - afferma - mi hanno tenuto costantemente aggiornato sull'evolversi della situazione e hanno lavorato con grande sollecitudine". Il presunto responsabile dei fatti - P.D. le iniziali - è stato denunciato per tentata estorsione minaccia aggravata e violenza privata.