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Fontanasecca grida 'Aiutami a morire'

Aggredita da muschio e incrostazioni, la fontana realizzata in occasione dei contestati lavori di rifacimento della piazza (gennaio 2009), preferisce morire in fretta, piuttosto che continuare a soffrire in questo modo

foto di copertina

ORVIETO - "Aiutatemi a morire": è il grido di dolore lanciato, ieri mattina dalla fontana agonizzante di piazza Montemarte, zona più familiare a tutti gli orvietani con il toponimo di Fontasecca. Aggredita da muschio e incrostazioni, la fontana realizzata in occasione dei contestati lavori di rifacimento della piazza (gennaio 2009), preferisce morire in fretta, piuttosto che continuare a soffrire in questo modo. Almeno così la pensa qualche residente che ieri mattina in uno slancio di ironia ha dato voce, con una scritta galleggiante su polistirolo, alle "sofferenze" della fontana. La struttura effettivamente non garantisce il corretto ricircolo dell'acqua che finisce per ristagnare favorendo la creazione di alghe. Il risultato non è affatto bello da guardare. Sarebbe sufficiente un antialga o qualche intervento di routine per riportare in condizioni normali la fontana che già fortemente criticata in passato, indipendentemente dal successivo degrado a cui è andata incontro. All'epoca della sua realizzazione erano state durissime le parole del presidente di Assocommercio, Carlo Perali: "Si tratta di uno scempio senza senso - aveva detto - che comporta una lacerazione del tessuto urbano circostante e segnala un inizio di "ciconizzazione" della Rupe". La piazza, il cui restyling ha portato con sé anche delle "lugubri" panchine di basaltina, era stata già oggetto di ironiche proteste all'indomani delle primarie del Pd (aprile 2009), quando venne ribattezzata "piazza Caduti delle Primarie" con tanto di manifesto incollato al muro. Nel cantiere di piazza Montemarte il Comune di Orvieto ha investito a suo tempo novantamila euro.

Pubblicato il: 20/08/2010

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