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Adelante Toni, si puedes. Adelante, adelante, adelante

di Dante Freddi   
Di conti si parlerà alla ripresa di settembre, ma in quanto a sviluppo e a progetti sarà utile iniziare subito, nel "frattempo", perché altrimenti si corre il rischio di fermarsi all'agenda, all'elencazione delle difficoltà e alla titolazione delle soluzioni

foto di copertina

Il sindaco Còncina, la scorsa settimana, ha definito il bilancio dell'anno precedente e fissato l'agenda del tempo che verrà.

La prima preoccupazione del sindaco è stata ed è il bilancio. Giustamente, senza prima provvedere al risanamento- ci ricorda il primo cittadino- è impossibile "ragionare di qualsiasi forma di sviluppo".
Sacrosanto, ma magari si può anche operare qualche azione concreta e visibile insieme alla stesura di bilanci  virtuosi, del tipo possibile, azioni già decise, come trovare gli evasori di Ici e Tarsu, evitare che si  parcheggi in ogni anfratto del centro storico,  tenere aperti i bagni pubblici, pittare le strisce pedonali e cosette di questo genere. 
Di conti si parlerà alla ripresa di settembre, ma in quanto a sviluppo e a progetti sarà utile iniziare subito, nel "frattempo", perché altrimenti si corre il rischio di fermarsi all'agenda, all'elencazione delle difficoltà e alla titolazione delle soluzioni .
"I problemi aperti sono noti a tutti, le strade obbligate anche - sostiene il sindaco. Le scelte ottimali per l'interesse generale della città sono delineate, saranno partecipate e condivise con tutti i cittadini, le categorie sociali ed economiche e le forze politiche".
Questo uso costante del futuro evoca  pericolosamente il Mocio più fecondo, quello dei  "programmi del sindaco" che il Consiglio comunale votava ritualmente ad ogni inizio di stagione. 
Che i problemi siano noti è vero, ma che le soluzioni siano obbligate non mi sembra proprio, altrimenti che senso avrebbe discutere e partecipare? E' ormai tempo di correre "ventre a terra", secondo una figura particolarmente amata dal Toni di tutti, con realismo e concretezza, con metodo, come certamente sa fare Còncina.
Volgiamo sapere almeno l'essenziale di tutto: chi, cosa, quando, dove e perché.
Piave: cosa, quando, come e perché.
Ambiente: cosa  è la "nuova strategia"? chi, quando e  perché? e una raccomandazione: no alla "grande riservatezza" di cui sente necessità il sindaco, perché si corre il rischio di infognarsi in una storia già abbastanza  melmosa, che richiede soltanto chiarezza ed evidenza, anche esagerate ed enfatizzate.
Parcheggi: velo pietoso sui contenuti del bando per la concessione, certamente costretto da esigenze di bilancio, ma subito comunque e di conseguenza il via ad una rivisitazione del sistema di viabilità.
Del protocollo con Roma si è discusso molto, c'è, ora vediamo i risultati che potrà produrre, al di là di farci pagare i nostri crediti relativi al lascito De Solis, perché sarebbe stato giusto averlo fatto anche senza l'amicizia tra  Alemanno e Còncina.
Strategica l'acquisizione dell'ex ospedale e dell'ex pediatria, quando e come, dato che la decisone è stata già presa dal precedente Consiglio, per farci cosa.
Sulla sanità ed i problemi di anziani autosufficienti e disabili sarà necessario parlarne con impegno, operatività e serietà, poiché sono oltre un terzo della popolazione e coinvolgono i rimanenti tre quarti, di cui sono padri o nonni. L'assessore Rosmini ha competenza e sensibilità per affrontare l'argomento con fantasia e idee. Forza allora, senza recriminazioni su presidenze, con l'apertura che un amministratore libero da legacci politici ha e può utilizzare. Riapriamo un dibattito, ad esempio, sulla opportunità di costruire un complesso per gli anziani orvietani nell'ex ospedale, dalla RSA fino al diurno ed alla mensa aperta a tutti. Sarebbe un esempio di straordinaria civiltà e carità, di amore, quello che sembra più carente, più dei quattrini, più delle idee.

Pubblicato il: 19/08/2010

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