Turismo a Ferragosto. Tanta gente sulla Rupe

ORVIETO - Il tempo incerto e una temperatura decisamente mite sono i fattori che hanno decretato il successo del turismo di Ferragosto sulla Rupe. Molti i turisti arrivati sin dalle prime ore del mattino, zaino in spalla: famiglie e comitive che - forse anche complice la giornata di mare saltata - si sono avventurati in una città "chiusa per ferie". Pochi infatti, nonostante la crisi, i commercianti che si sono adeguati all'afflusso di gente e la maggior parte ha deciso di tenere le saracinesche abbassate. Fatta eccezione, naturalmente, per bar, pizzerie e ristornanti. Molti però anche i panini consumati su prati e panchine. Insomma, il turista di Ferragosto, in linea con la tendenza generale, è stato un turista low cost che non ha affollato i ristoranti e che ha snobbato gli alberghi, cercando soluzioni alternative ed economiche. Termometro del grande afflusso turistico di cui ha beneficiato la città del Duomo sono gli ingressi al pozzo di San Patrizio, uno dei monumenti simbolo della città, dove sono stati staccati quasi 1300 biglietti, per la precisione 1298. Un dato in crescita rispetto allo scorso anno, quando i visitatori non erano stati neanche mille: 983. Un ottimo risultato, insomma, specie se si considera che da giugno scorso il biglietto di ingresso al pozzo ha subito un aumento del 15%, passando da 4,5 a 5 euro. Circostanza di non poco conto in tempi di crisi economica. Per il resto il Ferragosto orvietano è stato blindatissimo sulle strade. Due le patenti ritirate dalla polizia stradale che ha effettuato controlli sia in ambito autostradale che sulla viabilità ordinaria. Tutte le forze di polizia hanno moltiplicato controlli e posto di blocco.