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Orvieto città più cara dell'Umbria

Carissimi alimentari e prodotti per la "prima infanzia".  Emerge dall'osservatorio prezzi che da alcuni anni la Regione Umbria, i Comuni, l'Istat, l'Università degli Studi di Perugia e le associazioni dei consumatori  effettuano per un panel di 77 prodotti alimentari e per la casa. Buoni soltanto i prezzi dei prodotti per la casa

foto di copertina

ORVIETO - Orvieto è di gran lunga la città più cara dell'Umbria. Se orvietani e turisti ne avevano già da tempo la vaga sensazione, adesso il primato ha il suggello dell'ufficialità. È tutto nero su bianco, infatti, nelle ultime rilevazioni del "minipaniere", l'osservatorio prezzi che da alcuni anni la Regione Umbria, i Comuni, l'Istat, l'Università degli Studi di Perugia e le associazioni dei consumatori  effettuano per un panel di 77 prodotti alimentari e per la casa. Il tutto per un totale di 1966 quotazioni rilevate. Per la maggior parte dei raggruppamenti (alimentari e prima infanzia in testa), secondo gli ultimi dati disponibili di aprile 2010, il prezzo medio del prodotto più venduto ad Orvieto risulta essere superiore a quello delle città di Perugia, Foligno e Spoleto. Il confronto si basa evidentemente sui dati delle città prese a campione che hanno aderito al progetto.

Ma vediamo i dati nel dettaglio. Ipotizzando una colazione tipo fatta con caffè, latte a lunga conservazione, biscotti frollini e zucchero, una famiglia orvietana arriva a spendere quasi un euro in più rispetto alla media regionale. Ovvero 6,20 euro contro la spesa di 4,72 euro a Spoleto, 5,71 euro a Foligno e 5,47 euro a Perugia. Lo stesso discorso vale se si ipotizza un pasto, ad esempio un pranzo, che preveda mezzo chilo di pasta, 15 grammi di burro, un etto di parmigiano, 500 grammi di carne di tacchino, piselli surgelati, pane, acqua minerale, vino comune e arance. In questo caso lo scontrino fiscale ad Orvieto è di 14,63 euro, oltre due euro in più rispetto a Spoleto, 88 centesimi in più rispetto a Foligno e 1,77 euro in più rispetto a Perugia. Per non parlare della spesa per la prima infanzia. Il "caro - bimbo" ad Orvieto rivela proporzioni tali da destare un certo allarme. Basti pensare che per comprare biscottini, latte in polvere, omogeneizzati di carne e pannolini si arrivano a spendere fino 13 euro in più rispetto ad altre realtà. Più nello specifico, la spesa media sulla Rupe è di 37,14 euro contro i 24,69 euro di Perugia, i 25,37 euro di Spoleto e i 33,31 euro di Foligno.

Solo dal confronto dei prezzi per i prodotti per la casa, Orvieto non esce con le ossa rotte. In questo caso, ma solo in questo caso, più care di Orvieto si rivelano Foligno e Perugia.

Pubblicato il: 13/08/2010

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