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Approvata la variante al PRG. E Orvieto si 'dilata'

Vengono introdotte nuove 11 zone residenziali

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Approvata la variante generale al PRG/parte operativa per l'adeguamento alla variante generale al PRG.Strutturale approvata  il 1° dicembre 2008.

Ai sensi della legge regionale 11/2005 e dopo ampio dibattito il Consiglio Comunale ha approvato (9 favorevoli, 1 contrario: Tonelli e 1 astenuto: Sborra) la variante generale al PRG/Parte Operativa per l'adeguamento alla variante generale al PRG/Strutturale approvata il 1° dicembre 2008, già a adottata il 15 febbraio scorso nonché le controdeduzioni dell'ufficio comunale del PRG alle 30 osservazioni presentate nel periodo di pubblicazione.

Illustrando l'atto, l'assessore all'Urbanistica Antonio Barberani ha riassunto i punti essenziali della variante. "La variante ha motivi di giustificazione per la gestione del territorio e per le novità sulla viabilità della Complanare che, al di là delle vicende giudiziarie riguardanti l'appalto, dota indubbiamente il territorio di una struttura almeno sufficiente (il secondo ponte sul Paglia) per un servizio più consono al quartiere di Ciconia. Il progetto già in cantiere nel 2008 del terzo asilo nido è stato elaborato qualcosa e si sta muovendo in termini di richiesta di finanziamenti; per cui confidiamo che possa vedere la luce quanto prima. La valorizzazione del centro storico compensa la creazione di nuove insediamenti e nuove residenzialità fuori di esso. In applicazione della Legge Regionale istitutiva del Quadro Strategico di Valorizzazione per i centri storici, abbiamo attivato da tempo tutte le procedure progettuali e partecipative. Un mese di mezzo fa si è svolta un'ampia partecipazione in cui sono state presentate le linee di indirizzo per il centro storico con delle concretezze significative: 1) l'intervento del credito a sostegno del centro storico: una banca locale ha messo a disposizione 5 milioni di euro per una serie di prodotti finalizzati al centro storico. Novità interessante di questi tempi in favore dei cittadini residenti e che lavorano nel centro storico; 2) la sperimentazione di Google Maps per la costruzione di mappe tematiche sul nostro centro storico che andranno a parcellizzare qualunque tipo di percorso per aree tematiche (culturali e settoriali, natura, enogastronomia, commercio, itinerari alternativi nel centro storico e intorno a d esso). Un'esperienza unica in Italia che va senz'altro sfruttata. Un progetto che ha avuto un riconoscimento nazionale che, in autunno parteciperà a Venezia ad una mostra sulla gestione del territorio". "Sulla cosiddetta ridesinficazione del centro storico - ha aggiunto - stiamo riconsiderando le diverse soluzioni per riportare almeno 400 persone nel centro storico. Al riguardo è molto importante la risoluzione presentata da Leoni riguardante le nuove proposte di alloggi per le giovani coppie, con lo strumento della garanzia portata dal Comune a degli strumenti finanziari. Uno strumento nuovo che potrà dare forte impulso al centro storico destinato ad avere maggiore attenzione dalla programmazione urbanistica. La variante ha completato il suo percorso. Siamo il primo comune umbro che ha effettuato la VAS dal punto di vista ambientale su cui la Regione ha dato un giudizio favorevole. Ciò ci garantisce sul percorso dello strumento".

La variante si sostanzia nei punti contenuti nella seguente relazione generale:

Correzione di errori materiali e/o incongruenze tra parte strutturale e parte operativa che l'ufficio ha riscontrato dovuti in parte ai software precedentemente utilizzati (Minicad) e in parte alla cartografia, la carta tecnica regionale (scala 1 : 10.000) è aggiornata al 1987. Errori che sono stati risolti eliminando incertezze e/o ambiguità.

Il sistema insediativo

Con la variante, in conformità al PRG.S, vengono introdotte nuove 11 zone residenziali: una zona B1 a La Svolta lungo via delle Crete (mq. 900 circa); una zona B2b a La Svolta tra la nuova variante e gli edifici (mq. 834 circa); una zona B2b a Ciconia a ridosso di via delle Azalee (mq. 525 circa); una zona C3 a ridosso di via Tirso a Sferracavallo (mq. 650 circa); una zona B2b a Ponte di Ferro (mq. 144 circa); una zona C3 a Colonnetta di Prodo (mq. 500 circa); una zona B1 a Canale (mq. 1.800 circa); una zona B1 a Ciconia vicino la chiesa (mq. 400 circa); due zone B2b a Osarella (mq. 347 circa); una zona B2b a Benano (mq. 270 circa); una piccola  zona B1 a Corbara (mq. 318 circa). Ciò per interpretare il mutamento radicale della domanda di abitazioni scaturita dai cambiamenti sociali e politici dell'ultimo decennio, e soprattutto la più recente crisi economica, che hanno messo in evidenza una serie di anomalie che riguardano un bene primario e irrinunciabile come la casa. Dibattito che si è allargato a questioni di maggior respiro come lo sviluppo dell'edilizia, vista come risorsa per rilanciare sicurezza e inclusione sociale. Di qui la necessità di adeguare le politiche abitative, che devono offrire risposte differenziate ai senza casa, agli immigrati, alle fasce deboli della popolazione, alle giovani coppie, ma anche a quei ceti sociali intermedi, ma anche il cambiamento della famiglia tipo, la nascita di nuovi tipi di convivenza e l'inserimento delle popolazioni immigrate, hanno determinato nuove esigenze abitative ovvero la ridefinizione della questione abitativa e di modelli di residenze più adeguati alle mutate esigenze.

La domanda di alloggi oggi ancora insoddisfatta, è soprattutto concentrata sulla domanda di qualità e quindi sul desiderio di miglioramento delle condizioni abitative. La casa desiderata, è quella isolata, inserita nel verde che annulla le distanze fra essa e l'automobile. Abitazioni di alta qualità e fortemente riconoscibili in grado di rispondere alle nuove esigenze culturali e sociali.

La zona C di san Giorgio, è stata introdotta originariamente con il PRG Rossi Doria del 2000. Con quella variante nei dintorni dell'ospedale furono introdotte tre nuove zone "C" (lungo la strada per Corbara, tra la strada per Corbara e l'ospedale e appunto San Giorgio). Due di queste zone sono in corso di realizzazione, per esse sono stati approvati i piani attuativi e sono in corso di rilascio i permessi a costruire. Per la terza, quella in località San Giorgio, con la variante al PRG.S approvata dal Consiglio comunale il 1° dicembre 2008, mantenendo la stessa superficie, è stata prevista, una diversa forma e dislocazione della zona PEEP. E' stata prevista cioè, la sua localizzazione nella parte più bassa dell'area, così da inserirsi meglio dal punto di vista paesaggistico, e tale da garantire contemporaneamente la continuità dell'intera zona "C" retrostante, ad attuazione privata. In questa posizione la zona PEEP, diventa il "centro" del nuovo ambito, promotore di uno sviluppo armonico tale da favorire il mix sociale e l'integrazione. La scelta urbanistica ha operato nella direzione di una mitigazione complessiva degli impatti urbanistici, territoriali e paesaggistici, di una corretta relazione tra il nuovo insediamento e l'ambiente circostante, edifici con altezze che degradano dal nucleo centrale, verso la parte retrostante. Il PRG.O, recepisce la nuova configurazione della zona "C" individuata con la variante al PRG.S e ne prevede la sua attuazione.

La realizzazione della zona "C" di San Giorgio completerà quindi, quanto prefigurato con il PRG del 2000. Un pezzo di città (che ricomprende l'area localizzata lungo la strada per Corbara, tra la strada per Corbara e l'ospedale e San Giorgio), immediatamente identificabile e organicamente inserito nel quartiere di Ciconia, in cui le architetture divengono espressione di un delicato equilibrio tra i caratteri individuali dello spazio privato (possibilità di caratterizzare e riconoscere la propria abitazione), e quelli collettivi dell'insediamento. Un piccolo pezzo di città, costituito da piazze, luoghi di sosta e aree verdi, luoghi riconoscibili e in grado di far nascere il senso di appartenenza.

La mutazione dei modi di vivere richiede trasformazioni degli spazi per abitare, quartieri fortemente innovativi, costruiti su schemi urbani fondati sullo spazio pubblico, l'attuazione della zona "C" di san Giorgio, permetterà di completare il margine est del quartiere di Ciconia quindi, di costruire un unico pezzo di città, che unisca innovazione tipologica a livello urbano (ottimizzazione dell'organizzazione planimetrica) e innovazione tecnologica (per ottenere elevati livelli di risparmio energetico).

A Canale a seguito dell'introduzione della strada in prosecuzione a via Nettuno, è stata traslata la zona C verso l'esterno, tale zona rimane ad attuazione differita.

Sono state inoltre modificate delle zone "B" già presenti nel PRG.S e nel PRG.O, ma che:

1. per forma non potevano essere realizzate (a monte della lottizzazione ex Pisciarello alla Svolta) e destinata a zona B4;

2. per errore informatico, è stata erroneamente classificata in zona "B3 Residenziali realizzate con Piano Attuativo", pur non facendone (zona B a ridosso della lottizzazione "ex Bottai" alla Svolta, che viene destinata a zona B2a). Per questa zona viene tolta anche l'attuazione differita. Difatti, nella riunione preparatoria, ai soli fini idraulici, della conferenza dei servizi per la "Realizzazione del raccordo stradale tra la S.S. n. 71 e Umbro Casentinese la S.S. 205 Amerina per l'accessibilità al polo Ospedaliero e alla Realizzazione di difese passive a protezione degli impianti sportivi e dell'abitato della Svolta", svoltasi il 10 luglio 2008 presso il comune di Orvieto, i rappresentanti degli Enti (Autorità Di Bacino Del Fiume Tevere, Regione Umbria, Provincia Di Terni, Consorzio Per La Bonifica Della Val Di Chiana Romana E Val Di Paglia e Comune di Orvieto), hanno espresso "parere favorevole all'approvazione dei progetti" di cui sopra e stabilito "che gli approfondimenti idraulici in argomento, saranno utilizzati per l'eventuale riperimetrazione di assetto e pericolosità cui successivamente saranno aggiunte quelle cinquantennale e cinquecentennnale". L'approfondimento idraulico è stato predisposto in sede di progetto definitivo per l'appalto integrato del "Raccordo stradale fra la S.S. 71 Umbro Casentinese e la S.S. 205 Amerina per l'accessibilità al Polo Ospedaliero. E' necessario quindi, realizzare le opere previste nel progetto definitivo approvato lo scorso 26 novembre e autorizzate dal punto di vista idraulico dalla Provincia di Terni con nota acquisita agli atti con ns. Prot. 42242 del 19 novembre 2008. Interventi che permetteranno, per l'area, la riperimetrazione di assetto e pericolosità idraulica, e che in parte verranno realizzati dagli stessi privati, nell'attuazione della zona di completamento, e in parte dal comune di Orvieto;

3. per riportarli nella loro sottozona originaria (piccola zona B1 a ridosso della zona "S" di via degli Ippocastani);

Alcune aree (zone "B" Le Velette, ecc), dove per mero errore informatico era stata cambiata la zona urbanistica, sono state riportate nella zona di originaria.

L'indice fondiario della zona B4. "Residenziali con mantenimento del verde", in un'ottica, che vuole indirizzare l'attuazione verso esiti di qualità, è stato portato a 0.8 mc/mq.

 

Il sistema della mobilità

Il PRG.O, recepisce le nuove previsioni infrastrutturali introdotte con la variante al PRG.S Il tema della mobilità automobilistica, nella variante al PRG.S ha rappresentato un tema centrale, sono state introdotte una serie di nuove previsioni, per adeguare la rete attuale.

La rete della mobilità appare nel suo complesso non gerarchizzata, inefficiente rispetto alla capacità di garantire una accessibilità diffusa alla città (e in particolare alle sue centralità), segnata da criticità nei punti di incrocio, intesi sia come nodi di intersezione tra assi viari strategici per i collegamenti tra le diverse parti della città, sia come nodi di interscambio fra forme diverse di trasporto (privato e pubblico).

L'obiettivo è quello di favorire la fluidità della rete viaria e l'evoluzione delle dinamiche di spostamento e sosta. La variante quindi, pone al centro delle proprie scelte l'obiettivo di costruire delle condizioni per una qualità nell'accessibilità territoriale, puntando su:

- realizzazione del casello Orvieto nord, in grado di aumentare l'accessibilità alla viabilità nazionale ed internazionale e di evitare che una parte del traffico di attraversamento ed penetrazione gravi sulla viabilità locale.

- realizzazione di una rotatoria all'altezza del bivio di Corbara e il potenziamento della strada comunale (a Ciconia);

- realizzazione di una bretella che collega, la S.S. 79 bis e l'ampliamento dell'area industriale;

- realizzazione del sottopasso in via dei Tigli (a Ciconia);

- rotatoria e variante in località La Svolta;

- realizzazione della variante, che collega la strada del piano con la complanare e con le provinciali per Allerona e Castel Viscardo (a Sferracavallo);

- costruzione del terzo ponte sul fiume Paglia, che dalla complanare arriva sino alla strada per Corbara e direttamente all'ospedale;

- potenziamento della S.S. 205 Amerina dalla rotatoria di Orvieto Scalo sino al confine con il comune di Baschi;

- potenziamento della S.S. 71 Umbro Casentinese dall'altezza del cimitero sino all'incrocio con la strada che và a Porano;

- potenziamento della strada comunale di Sugano;

- potenziamento della strada comunale di Torre San Severo;

- potenziamento della strada vicinale che collega i comune di Orvieto, Porano e Bagnoreggio;

- bretella in località "le Conce" (Santomanno);

- rotatoria di Bardano, all'altezza del fosso Romealla e la bretella di  collegamento con la viabilità dell'area industriale;

- realizzazione di un breve tratto di strada che congiunge le zone residenziale di Bardano con la strada comunale;

- potenziamento del sottopasso ferroviario nella zona industriale, e la realizzazione della bretella stradale di collegamento tra le due aree industriali (Bardano/Ponte Giulio),

- realizzazione della bretella stradale di collegamento tra il casello Orvieto Nord e la provinciale di Castel Viscardo;

- realizzazione di due brevi tratti stradali a Canale.

 

Il sistema produttivo

Il PRG.O recepisce le nuove aree produttive individuate nel PRG.S. e punta a rafforzare aree già esistenti in un'ottica ordinata e compatibile. A tal fine le due zone "F" a Ponte Giulio sono state destinate, così come quelle limitrofe, a zona "D1b Insediamenti produttivi di nuovo impianto"; a Ciconia, lungo il fosso Fanello, è destinata a zona "D1b Insediamenti produttivi di nuovo impianto". E' stata inoltre ampliata (circa 1275 mq.), la zona D2 sotto l'ospedale, precedentemente era destinata a zona F. Infine è stata introdotta una piccola zona D2b. Attrezzature alberghiere e congressuali (circa 3.100 mq.), sotto Rocca Ripesena a fini turistici ricettivi. E' stato infine modificato l'articolo 10.2 Zone D1b. "Insediamenti produttivi di nuovo impianto", prevedendo per le attività artigianali mq. 2000 anziché 3000 per il lotto minimo.

 

Il sistema relazionale

Con la variante al PRG sono aumentate le superfici destinate standard. Sono state introdotte: una zona "S4" vicino la variante della Svolta (mq 750 circa); una zona "S3" vicino alla Svolta di fronte la stadio; una zona "S4" a Ciconia a ridosso della nuova strada che và all'Ospedale (mq. 2.400 mq. circa); una zona "S3"a Ciconia limitrofa via degli Olmi via delle Querce; una zona "S4" limitrofa la rotatoria e in lungo via Cassino a Orvieto Scalo (mq. 1.592 circa); una zona "S4" alla Segheria in testata di via Della Fornace (3630 mq. circa); una zona "S4" alla Segheria, sotto il cimitero (mq. 14.870 circa); una zona "S4" a Canale tra l'edificato e il cimitero (1.000 mq. circa); una zona "S4" a Bardano tra l'autostrada e la ferrovia vicino il canile (4.550mq. circa); una zona "S2" a Corbara, per costruire un nuovo spazio par attività di tipo comuni (1.400 mq. circa). A Sferracavallo una piccola area lungo via Arno, è stata destinata a verde privato.

Stante lo scarto tra la quantità di spazi pubblici da prevedere obbligatoriamente nello stesso e le risorse pubbliche effettivamente disponibili per la realizzazione e gestione dei servizi, la variante in un'ottica di strumento operativo vuole innescare dei processi, che coinvolgendo i privati rispondano alla domanda sociale, è stata quindi prevista la possibilità per i privati di realizzare i parcheggi ed è stata introdotta la categoria dei parcheggi privati prevedendone uno ad Orvieto Scalo ed uno a Ciconia.

 

Le nuove politiche di valorizzazione dei beni territoriali, la qualità dello sviluppo

L'obiettivo principale è quello di valorizzare il patrimonio ambientale, secondo principi di cura e sostenibilità delle risorse di pregio e insieme di sviluppo e promozione delle attività produttive legate al territorio. Sono state ampliate e/o modificate a seguito di verifica, le zone A: della Trinità, per meglio tutelare il bene; di Benano e di Sugano, erroneamente riportate; a Canale, per tutelare la Villa del Valadier, classificata dal precedente PRG in zona B, l'edificio è stata destinato a zona A e il Parco è stato destinato a verde privato.

 

L'edilizia sportiva

E' prevista una zona "F1b Attrezzature territoriali per sport e spettacolo", di circa 50.000 mq., lungo la strada comunale di Corbara. L'area limitrofa il quartiere di Ciconia, localizzata oltre la strada per Osarella in un sito caratterizzato da una lieve pendenza è facilmente accessibile e permetterà di completare il sistema delle attrezzature sportive. Al fine di costruire un luogo dove l'attrezzatura sportiva si integra organicamente nell'ambiente naturale e diversificare e incrementare l'offerta sportiva, con ricadute sul turismo locale è stata introdotta una zona "F1b Attrezzature territoriali per sport e spettacolo", per realizzare un percorso di caccia in località la Spicca. Per meglio tutelare i fiumi ed i fossi all'interno degli ambiti territoriali urbani, è stata introdotta, una nuova zona urbanistica che norma gli interventi e gli usi ammissibili.

Sono previsti due nuovi distributori lungo la Complanare e lungo la variante di Sferracavallo, previsioni la cui realizzazione al momento è stata differita. E' stata reintrodotta la zona "F3c Distributori e depositi carburanti", per due distributori che per errore erano saltati (Segheria e Arcone). E' stata introdotta una nuova zona F2a Servizi Generali e impianti tecnologici territoriali tra la ferrovia e l'autostrada (mq. 16.570), all'altezza della zona industriale per l'ampliamento del vicino canile. LdV5, "luogo da valorizzare" localizzato all'interno del Parco Territoriale del Paglia all'altezza dell'area industriale di Fontanelle di Bardano è stato destinato ad attuazione differita.

 

Pubblicato il: 06/08/2010

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