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Gialletti risponde al fuoco dei Democratici

Maurizio Conticelli spara su Gialletti e lo accusa di prevaricare i diritti dei consiglieri. Questo risponde in un'intervista punto per punto. E risponde al fuoco mirando alto

Politica

Le accuse di Maurizio Conticelli non sfiorano il presidente del Consiglio comunale Evasio Gialletti che, anzi, punto per punto risponde alle accuse. "Se c'è qualcuno che non rispetta i regolamenti e a volte ne approfitta, forse quello è proprio lui"

Allora, Gialletti. Che succede. Maurizio Conticelli si rivolge al Prefetto perché dice che lei, da presidente del Consiglio, gli starebbe facendo del mobbing

"Intanto vorrei dire che Conticelli non è capogruppo de La Margherita ma dei Democratici. Permettetemi la puntualizzazione. Vorrei correggere questo continuo errore. Preciso che nel Consiglio comunale non esiste alcun gruppo de La Margherita ma tre gruppi distinti con altri nomi. Ci sono più richieste per la nascita di uno stesso gruppo ma, siccome non si sono messi d'accordo, la Margherita non c'è. Poi veniamo al dunque

Si, veniamo al dunque e partiamo con l'analizzare la lettera di Conticelli. A proposito, lei l'ha ricevuta?

No, ancora no. Questo sta a significare anche la correttezza del consigliere Conticelli, che prima la dà alla stampa, poi, forse, al Prefetto ed infine agli organi a cui è indirizzata. Non è un procedimento corretto.

Però questa lettera c'è e Conticelli la accusa di essere prima uomo di maggioranza e poi presidente del Consiglio, affermando che il suo ruolo è condizionabile dalla maggioranza. Come replica a queste accuse?

Parlano i fatti e sono documentati da registrazioni audio e video. Non capisco come Conticelli riesca a mistificare anche il non mistificabile. E francamente non capisco come abbia pensato di rivolgersi al Prefetto che, rispetto ai contenuti della lettera, poco potrà dire visto che non esistono violazioni del regolamento comunale né tanto meno dello Statuto.

Andiamo per ordine. Dietro richiesta di Conticelli, in Commissione, perché lei non ha accettato l'ipotesi di un rinvio della riunione?

Innanzitutto non spettava a me ma, semmai, al presidente della terza commissione. In ogni caso Conticelli, che afferma di ben conoscere i regolamenti, dovrebbe sapere che il ruolo di ognuna delle commissioni permanenti è quello di studiare la pratica che andrà in discussione al Consiglio comunale, ma non di rinviarne la discussione. Questo compito è esclusivo del Consiglio comunale."

Conticelli, rispetto alla Complanare, afferma che quella pratica doveva essere più approfondita e meditata

"Quella pratica è stata discussa in consigli comunali aperti per ben due volte. E questo proprio su sua precisa richiesta. Non abbiamo fatto altro che dare seguito alla richiesta del consigliere. Poi, per ritornare a quanto sostiene, vorrei spiegargli che la complanare è stata adottata. Questo significa, e lui lo dovrebbe sapere visto che ha fatto l'assessore all'urbanistica con una maggioranza di centrosinistra, che l'adozione porta a un periodo di 60 giorni in cui ogni cittadino e ogni consigliere può inviare delle osservazioni rispetto al progetto di fattibilità. Solo dopo aver risposto alle osservazioni, accogliendole o meno con delle controdeduzioni, si procederà ad una eventuale approvazione finale. È sconcertante dover rilevare, quindi, come le ragioni di Conticelli rispondano esclusivamente ad un tentativo ostruzionistico che altro non fa che delegittimare - lui, quindi, e non io - l'autentico valore del Consiglio comunale".

Conticelli afferma anche che lei non ha voluto sospendere il consiglio. Nemmeno per permettere ai consiglieri di rifocillarsi

Posso comprendere come il filiforme fisico del consigliere Conticelli sia forse soggetto ad un calo ipoglicemico. Provvederò, nella prossima occasione, a dotare il Consiglio comunale, oltre che dell'acqua minerale, anche di una apposita dispensa. Lo dico con ragione perché io stesso sono soggetto a questi cali ipoglicemici. Al di là della battuta, ancora una volta ho esercitato in modo corretto il mio ruolo dando la facoltà al Consiglio di esprimersi sulla eventuale sospensione. Il Consiglio, a maggioranza, ha respinto tale ipotesi. Vogliamo affermare che in democrazia chi decide democraticamente e a maggioranza debba essere giudicato anche arrogante?

E la questione dello striscione non esposto?

Mai visto. Io ho solo visto un sacco abbandonato rinvenuto dai vigili urbani. Ho chiesto loro di tenerlo in custodia sino a quando non si sarebbe trovato il legittimo proprietario. Solo dopo Conticelli ha comunicato a tutti che lì c'era uno striscione che lui voleva esporre. Ma dovrebbe ben sapere, il consigliere Conticelli, che è assolutamente vietato disturbare i lavori del consiglio con scritte, striscioni o quant'altro possa penalizzare il corretto e democratico svolgimento della riunione. Lui ha un'opportunità, come consigliere, per contestare le cose che secondo lui non vanno: la parola. Quella non gliela toglie nessuno. La utilizzi.

Ma nella lettera lui si riferisce anche ad altre occasioni in cui lei avrebbe permesso la protesta. Immagino si riferisca alle bandiere della pace

Penso, perché non ci sono state altre occasioni. Però ci sono alcune differenze. Le bandiere stavano tra il pubblico e non tra i consiglieri. Inoltre, appena esposte, sono state immediatamente fatte rimuovere.

Pubblicato il: 03/11/2003

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