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Folco Quilici, premio Vanghetto d'Oro 2003

Approfondimento

Folco Quilici è nato a Ferrara nel 1930 da Nello Quilici, storico e giornalista e Mimì Buzzacchi, pittrice.

Il nome di Folco Quilici si associa da tempo alla conoscenza del rapporto tra uomo e mare. Con film: "Sesto Continente" (Premio Speciale alla Mostra del Cinema di Venezia del 1954), "Ultimo Paradiso" (scritto con Ennio Flaiano, Orso d'Argento al Festival di Berlino del 1956), "Tikoyo e il suo pescecane" (scritto con Italo Calvino, Premio Unesco per la Cultura del 1961), "Oceano" (Premio Speciale Festival di Taormina del 1971) e "Fratello Mare". E' del 1991 il suo film di fiction a grande schermo tratte dal suo romanzo "Cacciatori di Navi" (presentato e premiato a Umbria Fiction nel 1992)

Nel campo dei medio e corto metraggi sono oltre trecento i film a carattere culturale da lui realizzati. Da ricordare due opere presentate fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia: Gauguin (1957), L'angelo e la Sirena (1980) e la nomination all'Oscar nel 1971, per Toscana uno dei sedici film della serie Italia dal Cielo alla quale hanno collaborato - dal '64 al '79 - nomi di massimo prestigio della letteratura italiana come Calvino, Sciascia, Silone, Praz, Piovene, Comisso. Questi film sono stati trasferiti su DVD con un programma di perfetto restauro iniziato nel 2002 che si concluderà entro il 2005.

L'attività di Folco Quilici ha trovato vasto spazio nei programmi culturali della Televisione in Italia e all'estero: dal reportage Tre volti del deserto ('57) alle Serie in cooproduzioni europee come Alla scoperta dell'Africa ('64/'65), Malimba ('66), India ('66/'67), Islam ('68/'69), Alba dell'uomo ('70/'75), Mediterraneo ('71/'76), I mari dell'Uomo ('71/'74), L'Uomo Europeo ('76/'80) e molti altri titoli sino a Il rischio e l'obbedienza ('90/'92), Archivi del tempo ('88/'93), L'Avventura e la Scoperta ('90/'93), Viaggi nella Storia ('92/'93), Arcipelaghi ('93/'95).

Per i tredici film della Serie Mediterraneo e gli otto di Uomo Europeo Quilici ha avuto a fianco, uno dei maggiori storici del nostro tempo, Fernand Braudel. Hanno anche prestato la loro consulenza l'antropologo Levi Strauss, il paletnologo Leroy-Gouran. L'archeologo Sabatino Moscati ha guidato Quilici nelle Serie dedicate all'archeologia subacquea ("Mare Museo" - 1988-'92), sui Fenici ("Sulle rotte di porpora" 1987-'88). Con l'archeologo George Vallet ha realizzato "I Greci d'Occidente".

Dal 1992 al 1999 ha realizzato per l'Istituto Luce e la RAI, come regista "L'Italia del XX secolo", 65 film su testi degli storici De Felice, Castronovo e Scoppola

Dal 1997, ha iniziato per RAI 3, la Serie "Alpi", in collaborazione con il CAI (Club Alpino Italiano). Otto film dedicati alla natura e alle genti dell'arco montano. In vendita come video-libri VHS.

Nel 2000, per la rete franco tedesca Arté ha realizzato "Kolossal", lungometraggio culturale e nel 2002, con la stessa coproduzione, "Il Mondo di Pinocchio".

Ha concluso la Serie "Italia Infinita", 5 film prodotti per RAI 3, RAI International e reti televisive internazionali. In vendita come video-libri VHS.

Nel 2003 ha curato la realizzazione di sei film dedicati ai suoi viaggi nelle isole del mondo (Di Isola in Isola), di cui è prevista la messa in onda televisiva e la successiva vendita come video-libri nei primi mesi del 2004. Premi internazionali hanno riconosciuto il suo impegno per la TV culturale in questo campo. Dal Premio della Critica Francese per la regia della Serie "Mediterranéé", al Premio della Critica italiana per "India" (1966), di nuovo attribuito a "Alba dell'Uomo" (1975) e a "Festa Barocca" (1983). Il più recente riconoscimento (1995) è la "Targa d'Oro Europea" per il suo impegno nel cinema storico-culturale.

Il suo romanzo, Cacciatori di Navi è stato pubblicato anche negli Stati Uniti con il titolo Danger Adrift. Tra il 1976 e il 1979 ha diretto La Grande Enciclopedia del Mare. Nel '74/'75 è stato coautore dei due volumi La Mediterranee editi in Francia con la Direzione di Fernand Braudel. Nel 1997 gli è stato assegnato il "Premio Internazionale Cultura del Mare" per le sue opere sui mari d'Italia. E nel luglio 2000, gli è stato assegnato il "Tridente d'Oro alla Carriera", dall'Accademia delle Arti della Scienza Subacquea.

Sta collaborando dal 2002 a una serie di volumi illustrati di Luca Tamagnini dedicati dal Ministero dell'Ambiente alle aree protette dei mari italiani. I primi titoli sono: "Asinara", "Arcipelago Toscano" e Tremiti". In preparazione i volumi dedicati alle Isole Egadi e all'Arcipelago della Maddalena.

Attualmente il suo principale impegno è come scrittore nella narrativa.

Già nel 1997 aveva editato con Mondadori "Cielo Verde", romanzo entrato nella classifica dei libri più venduti in Italia. Nel giugno '98 il romanzo "Naufraghi". Nel 1999 con il suo romanzo "Alta Profondità", anch'esso entrato nella classifica dei libri più venduti.

Il sequel narrativo iniziato nel 2001 con "L'Abisso di Hatutu", continuato nel 2002 con "Mare Rosso", ha incontrato un vasto favore di pubblico e continuerà nel 2003 con il quarto romanzo "I Serpenti di Melqart".

In collaborazione con la moglie Anna, ha pubblicato due "biografie avventurose": "Amundsen" (1998) e "Jack London" (2000), Edizioni Piemme; quest'ultimo nel 2001 ha vinto il "Premio Chianciano" e il "Premio Castiglioncello".

Quilici collabora alla stampa italiana e internazionale. Dal '54 su Life, Epoca, Panorama, Europeo, e altri periodici nazionali e internazionali; e con vari quotidiani tra i quali La Stampa e Il Corriere della Sera e Il Giornale. Ha vinto il "Premio Italia" di giornalismo nel 1969; e nel 1990 il "Premio Giornalistico Europeo".

Nel '94 la "Penna d'oro" per i suoi servizi sull'Africa. Nel '97 gli è stato conferito il "Premio Marforio-Campidoglio per la Carriera, per il giornalismo culturale". E nel '99 il "Premio San Giorgio" per l'insieme dei suoi scritti.

Ha tenuto corsi all'Università di Bologna (1966-67) di Berlino (1991), al Centro Sperimentale di Cinematografia (1995), all'Università Cattolica di Milano (1998), alla Terza Università di Roma (2001-2002). Dal 1985 al 1989 è stato il responsabile di ORAO, il Centro di Formazione dell'Immagine Culturale. I cui corsi sono ripresi nel 1997 e proseguiti nel 1998.

Dal febbraio del 2003 ha la responsabilità di dirigere l'Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare, ICRAM.

E' tra i soci fondatori dell'H.D.S. (Historical Diving Society). E' membro dal 2001 della SOCIETA' GEOGRAFICA ITALIANA.

Come fotografo che opera dal 1949, accumulando un archivio d'oltre un milione d'immagini a colori e in bianco e nero, Folco Quilici è stato dichiarato "Great Master for creative excellence" dall'International Photo Contest 1998.

Nel Febbraio 2002 Folco Quilici ha ricevuto il Premio NEOS, dell'Associazione Giornalisti di Viaggio, per la sua attività di scrittore.

Nel 1997 Mondadori ha editato "Cielo Verde", romanzo entrato nella classifica dei libri più venduti in Italia. Nel giugno '98 il romanzo "Naufraghi". Nel 1999 il suo romanzo "Alta Profondità", anch'esso entrato nella classifica dei libri più venduti.

A settembre 2001 Mondadori ha pubblicato il suo nuovo romanzo "L'Abisso di Hatutu".

In collaborazione con la moglie Anna, ha pubblicato due "biografie avventurose": "Amundsen" (1998) e "Jack London" (2000), Edizioni Piemme; quest'ultimo nel 2001 ha vinto il "Premio Chianciano" e il "Premio Castiglioncello".

Quilici collabora alla stampa italiana e internazionale. Dal '54 su Life, Epoca, Panorama, Europeo, e altri periodici nazionali e internazionali; e con vari quotidiani tra i quali La Stampa e Il Corriere della Sera e Il Giornale. Ha vinto il "Premio Italia" di giornalismo nel 1969; e nel 1990 il "Premio Giornalistico Europeo".

Nel '94 la "Penna d'oro" per i suoi servizi sull'Africa. Nel '97 gli è stato conferito il "Premio Marforio-Campidoglio per la Carriera, per il giornalismo culturale". E nel '99 il "Premio San Giorgio" per l'insieme dei suoi scritti.

Pubblicato il: 03/11/2003

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