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Swap. Si vanno delineando posizioni differenti tra i diciotto soggetti coinvolti nell'indagine

Dirigenti da un lato, politici dall'altro. Ma anche tra gli amministratori le posizioni sarebbero differenti per la presenza di due sindaci e altrettante giunte

ORVIETO - Scandalo derivati, si vanno delineando posizioni differenti tra i diciotto soggetti coinvolti nell'indagine della Corte di Conti. Dopo lo choc iniziale, è un gran fruscio di carte negli studi legali della Rupe e sarebbero tre o quattro le posizioni in cui si raggrupperebbero le responsabilità tecnici e amministratori. Dirigenti da un lato, politici dall'altro. Ma anche tra gli amministratori le posizioni sarebbero differenti per la presenza di due sindaci e altrettante giunte. Gli inviti a dedurre, per i quali sono scattati i sessanta giorni di tempo per depositare memoria, sono stati inviati come noto ad Agostino Cannas, ex ragioniere capo del Comune, Alvaro Rosati dirigente del settore Finanze, Ezio Lopez ex direttore generale, agli ex sindaci Stefano Cimicchi e Stefano Mocio, e a tredici ex assessori: Bruno Materazzo, Sergio Cherubini, Nazzareno Desideri, Maurizio Negri, Massimo Frellicca, Giuseppe Germani, Enrico Petrangeli, Marino Capoccia, Pirkko Peltonen, Cecilia Stopponi, Giuseppe Della Fina, Carlo Tonelli e Pier Paolo Vincenzi. Complessivamente la procura generale della Corte dei Conti ha ipotizzato un danno erariale di 2.650.000 euro a seguito delle operazioni swap a cui il Comune di Orvieto ha dato il via libera con tre delibere tra il 2001, il 2002 e il 2007. Si tratta della delibera 118 del 12 luglio 2001, della 127 del 3 ottobre 2002 e, infine, della delibera 163 del 18 dicembre 2007 con la quale la seconda giunta Mocio, al completo, ha approvato all'unanimità la ristrutturazione degli swap. A sindaci ed assessori la procura regionale imputerebbe un danno erariale di circa un milione di euro da dividere in parti uguali, una cifra attorno ai 66mila euro a testa. Come da prassi, invece le responsabilità maggiori sarebbero dei dirigenti: 1.100.000 euro per Agostino Cannas, 400.000 euro per Alvaro Rosati e 150.000 euro per Ezio Lopez. Tra le accese polemiche seguite alla notifica degli inviti a dedurre c'è stato anche chi, come Massimo Gnagnarini dell'Udc, ha voluto osservare come i conti della magistratura contabile facciano riferimento al bilancio 2009 e come ormai il dato del danno erariale sia cresciuto almeno di un altro milione di euro.

Pubblicato il: 04/08/2010

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