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Rosmini. 'Del tutto infondata l'ipotesi di una mia candidatura alla presidenza dell'Assemblea di sdindaci derll'Orvietano

"Il presidente viene scelto esclusivamente  tra i sindaci dei comuni facente parte dell'ambito, perciò l'ipotesi di una mia  candidatura, non avrebbe avuto nessun presupposto legale e conseguentemente la notizia risulta del tutto infondata"

di Massimo Rosmini

A proposito di una sua presunta candidatura a presidente dell'Assemblea dei Sindaci dell'Orvietano, il vicesindaco e assessore alla Sanità e alla politiche sociali, Massimo Rosmini precisa che "La notizia apparsa in questi giorni sulla stampa on line e la carta stampata, rimbalzata rapidamente in città relativamente all'elezione del presidente dell'assemblea dei sindaci dell'ambito territoriale 12 - dice Massimo Rosmini - richiede una doverosa rettifica da parte degli organi di stampa interessati, ma soprattutto una necessaria precisazione da parte mia".  

"Ringrazio e mi lusinga - aggiunge - che qualcuno si sia dato tanto da fare per diffondere la notizia di una mia candidatura a poresidente dell'Assemblea dei sindaci per il Comune di Orvieto dandomi un'importanza che, modestamente, non mi sento di meritare. Il presidente viene scelto esclusivamente  tra i sindaci dei comuni facente parte dell'ambito, perciò l'ipotesi di una mia  candidatura, non avrebbe avuto nessun presupposto legale e conseguentemente la notizia risulta del tutto infondata".

"Frequentando questa assemblea per motivi istituzionali legati alle mie deleghe ai servizi sociali e alle attività sanitarie - prosegue - ho seguito tutta la vicenda e quindi vorrei fare qualche considerazione su quanto avvenuto. Da sempre il sindaco di Orvieto è stato il naturale presidente  dell'Assemblea dei sindaci per il ruolo e l'importanza che la nostra Città svolge e rappresenta all'interno dell'ambito territoriale (non a caso si parla di comprensorio orvietano). Dal punto di vista amministrativo, il Comune di  Orvieto è il Comune capofila all'interno di questo comprensorio che comprende altri 12 comuni. Da solo, ha l'equivalente della popolazione di tutti gli altri comuni messi insieme. Da soli, gli abitanti di Orvieto contribuiscono  per metà alle spese di gestione dei servizi socio sanitari di tutto l'Ambito. Inoltre, nel comune di Orvieto si trovano  il presidio ospedaliero, la sede del distretto sanitario con relativi servizi sociali, l'ufficio di cittadinanza ed il promotore sociale".

"Solo sulla base di questi elementi oggettivi - continua Rosmini - è stata formulata la richiesta da parte del sindaco di Orvieto (e non da Toni Concina) che venga confermato questo riconoscimento alla Città. La linea politica del sindaco e della sua Giunta, in ogni campo e settore, sono stati da sempre caratterizzati dalla ricerca di soluzioni condivise per la risoluzione concreta dei problemi del nostro territorio, avendo a cuore solo ed esclusivamente l'interesse dei nostri cittadini. La speranza era che almeno in argomenti così delicati riguardanti il sociale e il sanitario non prevalessero le colorazioni politiche. La forza del nostro territorio sarebbe potuta emergere solo ed esclusivamente attraverso il perseguimento di obiettivi comuni e la compattezza nelle azioni dei vari soggetti istituzionali che rappresentano il nostro ambito".

"La frammentazione, le divisioni e gli scontri frontali - dice ancora il vicesindaco - avrebbero sicuramente indebolito l'azione complessiva del nostro territorio nell'ambito provinciale e regionale a danno dei nostri concittadini. Malgrado queste premesse, da altri è stata scelta la via più  banale e scontata della pura contrapposizione politica che inevitabilmente ha portato ad una profonda spaccatura all'interno dell'assemblea che, ripeto, si dovrebbe occupare prevalentemente di aspetti socio-sanitari. Quanto accaduto non potrà  non avere delle conseguenze".

"Dal punto di vista formale - conclude - questa azione è del tutto legittima. Dal  punto di vista politico, forse è mancata la lucidità di valutare anticipatamente tutte le conseguenze negative che questo atto trascina con sé e che rischiano di ricadere principalmente sulle spalle degli abitanti dei piccoli comuni. Prima o poi ne chiederanno conto ai propri sindaci. Comunque, auguri di buon lavoro".

Pubblicato il: 27/07/2010

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