Orvieto. Forse è ora degli autovelox

ORVIETO - Autovelox? Il Comune non li esclude, ma non per fare cassa bensì come ultima spiaggia per risolvere il problema dell'alta velocità. Lo ha detto l'assessore alla Viabilità, Felice Zazzaretta nel corso dell'ultima seduta consiliare rispondendo ad un "question time" che sollevava il problema. Specie nei quartieri periferici le auto che frecciano a tutta velocità restano un problema di notte e di giorno. E questo nonostante siano state impiegate anche svariate migliaia di euro per l'installazione in punti critici della viabilità di dissuasori che segnalano la velocità, in alcuni casi come con impianto semaforico. Ma quanti effettivamente rispettano il limite di velocità a Bardano, in via Arno a Sferracavallo, in viale Venere a Canale, all'accesso del quartiere in località La Svolta, o quanti ancora si fermano al semaforo lungo la Umbro Casentinese alle cosiddette Case Maggi. Il Comune sta monitorando l'efficacia di tali impianti che, in molti casi, sono già predisposti per trasformasi in autovelox. E l'ipotesi che lo facciano davvero, contrariamente a quello che era sempre stato l'intendimento della passata amministrazione, non è affatto escluso. "Stiamo valutando anche l'ipotesi dell'autovelox - ha ammesso l'assessore Zazzaretta - ma non per far soldi, in ogni caso sarebbe l'ultima ratio per sanare la questione". Intanto l'amministrazione comunale ha lanciato in questi giorni la campagna di sensibilizzazione contro l'occupazione abusiva dei posti riservati ai portatori di handicap. "Insieme con l'Aci inoltre - ha poi annunciato Zazzaretta - per settembre stiamo progettando dei convegni ed una grande campagna di educazione automobilistica".