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Verso la riapertura della Geriatria

Rinviati a data da destinarsi il palazzo della Salute e la monetizzazione del lascito de Solis, i cui proventi saranno però sicuramente destinati agli anziani orvietani. Così ha dichiarato il direttore generale della Asl , Vincenzo Panella

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ORVIETO - Verso la riapertura della Geriatria. Rinviati a data da destinarsi il palazzo della Salute e la monetizzazione del lascito de Solis. Ha parlato molto chiaro il direttore generale della Asl , Vincenzo Panella all'audizione sulle emergenze sanitarie orvietane che si è tenuta in Comune nei giorni scorsi, presenti i capigruppo consiliari ma anche il comitato "pro ospedale". La prima significativa novità è che la Asl si è detta disposta e anzi favorevole a riaprire il Reparto di Geriatria, soppresso due anni fa in mezzo a mille polemiche. Questo anche per "anticipare" in qualche modo le volontà testamentarie del lascito de Solis, giacché - e qui vengono le cattive notizie - la possibilità di utilizzare effettivamente i proventi derivanti dall'immobile di piazza Nicosia a Roma (valore stimato in 7,6 milioni di euro) per "una corsia per i malati cronici" è ancor ben lontana. "Per ora quel bene - ha confermato Panella - non è indice di entrate, ma è un costo in termini di spese legali, Ici, lavori di urgenza per manutenzioni straordinarie. Il Comune di Roma è una struttura gigantesca per cui la ricostruzione di tutti i carteggi è complicata e poi c'è di mezzo la questione della Romeo Gestioni. Solo una volta entrati in possesso definitivamente, ma tale circostanza è ancora lontana, si deciderà sul bene". Sul fatto però che di quei soldi beneficerà l'Orvietano non c'è alcun dubbio: "Non c'è nessuna possibilità di pensare che l'entità finanziaria derivante da questo lascito sia utilizzata per altri scopi e in altri territori", ha rassicurato il direttore generale. Capitolo palazzo della Salute. Panella non ha usato mezzi termini: la Asl ha acquistato la ex mensa della Piave e sta predisponendo il progetto, ma i soldi per realizzarlo, fino a che non realizzerà le alienazioni, non ce li ha. Si tratta in sostanza di "incamerare le somme derivanti dalle alienazioni dell'ex dispensario, ex pediatria e via postierla, ma non c'è ancora nulla" ha fatto osservare Panella. Infine, le residenze protette. A settembre la Asl metterà la parola fine al braccio di ferro tra San Giovanni Bosco e San Giorgio per i posti letto "prestati" alla struttura di Monterubiaglio nel periodo di lavori del Piccolomini. "I 20 posti del San Giorgio non sono tutti pieni - ha detto una volta per tutte Panella - perché c'è una difficoltà a recuperare il prestito di letti che erano stati autorizzati a Monterubiaglio, e chi ha quei posti letto oggi sostiene che per averli ha fatto degli investimenti. A ciò si affianca una attività politica tendente a lasciare quei posti letto al San Giovanni Bosco. Dopo aver atteso un po', ora abbiamo deciso di mettere un punto. Il San Giorgio oggi è in una situazione di sofferenza economica, perché la spesa è per 20 posti letto e l'incasso è per 8. A settembre questa situazione va sanata: dalla lista di attesa che c'è, gli utenti verranno inviati solo al San Giorgio. I 20 posti del San Giovanni vanni chiusi, a meno che non si cambi la delibera regionale". Altre questioni sono state rinviate alla visita che la governatrice dell'Umbria, Catiuscia Marini, farà il prossimo 28 luglio ad Orvieto dove incontrerà i vertici dell'Asl, l'assemblea dei sindaci e visiterà il "Santa Maria della Stella".

Pubblicato il: 23/07/2010

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