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Riduzione della resa per ettaro, via libera anche da Confagricoltura

Anche l'organizzazione sindacale che annovera tra i suoi soci le più importanti imprese vitivinicole del comprensorio dà l'ok alla decisione del consorzio di abbassare la resa per ettaro della vendemmia 2010 da 110 a 100 quintali

ORVIETO - Riduzione della resa per ettaro, via libera anche da Confagricoltura. Al termine di un serrato confronto, anche l'organizzazione sindacale che annovera tra i suoi soci le più importanti imprese vitivinicole del comprensorio dà l'ok alla decisione del consorzio di abbassare la resa per ettaro della vendemmia 2010 da 110 a 100 quintali. Il presidente di Confagricoltura, Roberto Poggioni non nasconde la varietà delle posizioni emerse nel corso del direttivo dell'associazione che si è riunito attorno all'argomento. "È stata un'occasione importante - afferma Poggioni - per un chiarimento dei ruoli e dei compiti di un'organizzazione agricola all'interno della quale possono convivere letture diverse di un problema, specie se questo tocca aspetti strettamente tecnici ed economici di fronte ai quali le imprese hanno il diritto e dovere di effettuare le scelte ritenute più convenienti per la propria azienda. In tale ottica - precisa il presidente - è stata ribadita la volontà di riconoscere in Confagricoltura, organizzazione che rappresenta le maggiori aziende del territorio, un riferimento forte e costante, respingendo eventuali attacchi strumentali volti ad indebolirla". Più specificatamente, quanto confronto sul parere da esprimere alla Regione in merito alla richiesta presentata dal Consorzio Tutela Vini di Orvieto di ridurre la resa ad ettaro per la vendemmia 2010 da 110 quintali previsti nel disciplinare di produzione a 100 quintali, Confagricoltura "nell'ambito di un articolato dibattito che ha visto espresse varie posizioni in merito alla questioni legate alla produzione e commercializzazione del vino - fa sapere Poggioni - ha condiviso quanto stabilito dall'assemblea del consorzio per la riduzione della produzione da 110 a 100 quintali per la vendemmia 2010". Al di là di questo, però Poggioni aveva precisato nelle scorse settimane che con il direttore della Monrubio Riccardo Cotarella fautore dell'iniziativa non condivide molte impostazioni di fondo. A partire dal "voler regolare l'offerta di anno in anno secondo la domanda". "Non penso infatti che ad una diminuzione dell'offerta ci sia un conseguente ed immediato aumento del prezzo del vino" aveva spiegato il presidente di Confagricoltura che, come noto, non è d'accordo con Cotarella neanche sulla questione sfuso o imbottigliato. Intanto il consorzio ha reso noti in questi i giorni i dati sulle giacenze, aggiornati al 30 giugno 2010. Si tratta di 94.420 ettolitri di Doc Orvieto, di cui 58.876 ettolitri sono rimasti nella cantine dei produttori e imbottigliatori in zona e 35.544 ettolitri in quelle della cantine fuori zona. Ovviamente, come sempre, nei dati non è conteggiata quella parte di imbottigliato di cui il consorzio non ha conoscenza.

Pubblicato il: 22/07/2010

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