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La lotta dei mille

Il Consiglio comunale di Orvieto ha fatto propria l'istanza dei mille pendolari della città in perpetuo conflitto con Trenitalia per ottenere un trattamento adeguato. Tutti i gruppi d'accordo

Politica

Il Consiglio comunale di Orvieto ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno che da un lato sostiene l'azione del Comitato Pendolari nei confronti di Trenitalia e, dall'altro, riafferma la posizione l'opposizione della Città di Orvieto alla continua riduzione del ruolo dello Scalo ferroviario orvietano che serve un'area vasta di utenti.
L'ordine del giorno, condiviso da tutti i gruppi consiliari, impegna il Consiglio comunale a promuovere la tematica in tutte le Istituzioni locali, Regione Umbria, Provincia di Terni, forze politiche e sociali, Organizzazioni Sindacali CGIL - CISL - UIL - UGL e tra le Associazioni dei Consumatori affinché, per le rispettive competenze, i suddetti soggetti si attivino nei confronti di Trenitalia per dare risposte certe ed esaurienti alle esigenze poste dai pendolari. Il documento verrà inviato a tutti i parlamentari umbri, affinché interroghino il Parlamento sulle problematiche poste.
Nel documento - che muove da precedenti occasioni di confronto già poste in essere, nei mesi scorsi, presso il Ministero dei Trasporti / Divisione Passeggeri, da parte del Comitato Pendolari e del Comune di Orvieto - si evidenzia come, all'atto pratico, vengono sistematicamente disattese le poche, ragionevoli ed indispensabili richieste della Città di Orvieto volte a garantire un trasporto ferroviario possibile e dignitoso per i numerosi cittadini che si recano tutti i giorni in altre città per motivi di lavoro e di studio. In particolare si valuta negativamente il nuovo orario 2004, di cui sono già note le variazioni, teso a penalizzare ulteriormente i pendolari quando, al contrario, i risultati di una indagine statistica promossa dallo stesso Comitato dei Pendolari, ha fatto emergere dati interessanti sull'importanza della Stazione ferroviaria di Orvieto, che ha incrementato negli ultimi anni il proprio bacino di utenza e conta oggi oltre mille abbonamenti mensili.

Le richieste dei pendolari acquisite dall'Ordine del giorno del Consiglio comunale
Ad ogni cambio di orario ferroviario questo consistente segmento di utenti è sistematicamente costretto a rimettere in discussione la scelta di avvalersi del trasporto su rotaia, dovendo ritrattare, chi è nelle condizioni di poterlo fare, l'orario contrattuale con il proprio datore di lavoro. Tra le richieste più urgenti poste dal Comitato dei Pendolari figurano le seguenti:
1. recuperare il servizio da Orvieto per Roma Termini nella fascia oraria del mattino intorno alle ore 7.00 (orario che negli ultimi anni è sempre stato garantito perché riconosciuto di maggiore utenza). Questa fascia è attualmente scoperta con un 'buco' che va dalle ore 6.08 (interregionale Chiusi / Roma Termini) alle 7.33 (IC 579 Firenze / Roma) a seguito della soppressione di un treno avvenuta con l'ultimo cambio orario. La proposta di introdurre nel prossimo orario un treno con partenza da Orvieto alle 6.20 per Roma Termini con cambio ad Orte, non è una risposta al problema;
2. intervenire sul nuovo cambio di orario in vigore dal 14 dicembre per evitare che alcune variazioni danneggino ulteriormente il trasporto passeggeri. In particolare: il rientro da Roma verso Orvieto sarà penalizzato dall'uso di treni IC prevalentemente provenienti dal Sud e soggetti a ripetuti e frequenti ritardi come: l'IC con partenza da Roma Termini alle 14.47 e proveniente da Napoli, l'IC che parte da Roma Termini alle 16,43 proveniente da Reggio Calabria e l'IC che parte da Roma Termini alle 18.43 proveniente da Napoli, tutti convogli che raccolgono in media 15/20 minuti di ritardo al giorno. Inoltre, con il nuovo orario è stato soppresso ad Orvieto l'IC delle 16.10 e sarà anticipato alle 17.46 l'IC 598 attualmente in partenza alle 17,59 per consentire una ulteriore fermata ad Orte. Questo anticipo danneggia i pendolari di Orvieto in quanto, anche lo spostamento di dodici minuti pone molti lavoratori pendolari, con contratti non flessibili su cinque giorni lavorativi e con uscita intorno alle ore 17.30, nella condizione di non poter prendere più quel treno (uno dei più utilizzati) ed essere invece costretti a rientrare nella fascia serale (un'ora dopo) utilizzando l'IC delle 18.47 con il problema del ritardo. Infine: i treni interregionali sono posti in orari dispari, pertanto alle 17.14 e alle 19.14 partono da Roma gli interregionali che effettuano molte più fermate ed hanno un tempo di percorrenza per la tratta Roma / Orvieto di oltre un'ora e venti minuti.

Pubblicato il: 31/10/2003

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