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La Presidente della Regione Umbria alla Festa Democratica di Orvieto. Per l'ospedale di Orvieto il ruolo è quello dell'emergenza-urgenza

Nel corso della serata al Parco Urbano del Paglia sono state toccate anche le questioni che definiscono il ruolo di Orvieto e dell'Orvietano all'interno degli assi strategici del nuovo programma di governo umbro

di ufficio stampa PD

Trasferta orvietana, nella giornata di ieri, giovedì 8 luglio, per la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini che, dopo aver partecipato a un'iniziativa dell'associazione Emily in Italia Umbria all'ex Convento di di San Giovanni, ha proseguito in serata la sua interlocuzione con la città di Orvieto dallo spazio dibattiti del Parco Urbano del  Paglia, dove è in corso la Festa Democratica del PD.

Introdotta dal Coordinatore comunale del PD di Orvieto, On. Carlo Emanuele Trappolino, di fronte a un folto pubblico Catiuscia Marini ha risposto alle sollecitazioni di Alessandro Antonini, corrispondente del Corriere dell'Umbria di Perugia, toccando in modo ampio e preciso i temi della  manovra finanziaria del Governo, dello sviluppo e delle questioni sociali e sanitarie dell'Orvietano.

Drastici fino all'assurdo i tagli alle Regioni italiane tanto che, come ha messo in rilievo la Governatrice dell'Umbria, la protesta e la richiesta di recessione dalle decisioni prese dal Governo arriva da tutti i territori nazionali, che siano amministrati dal centro destra o dal centro sinistra.

Alla vigilia dell'incontro finalmente concesso ai rappresentanti delle Regioni dal Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, Catiuscia Marini ha informato su come i tagli alle Regioni influiranno in modo negativamente rilevante sui cittadini umbri. Molti i capitoli di spesa praticamente azzerati che, con una falce che si abbatterà sul bilancio complessivo della Regione per 130 euro ad abitante, porterà conseguenze sui servizi alle persone e alle famiglie in difficoltà, sulle iniziative sociali, sui trasporti, sulle misure di sostegno alle imprese, specie le piccole e medie, sulle infrastrutture, sull'ambiente.

Impatto negativo, inoltre, anche per quanto riguarda i trasferimenti regionali a Province, Comuni ed enti di secondo livello in genere. Né viene risparmiata, come il Governo dice, la Sanità, perché anche in questo campo se pure vengono salvaguardate le prestazioni, non saranno possibili, ad esempio, miglioramenti delle attrezzature o nuovi investimenti strutturali.

Entrando nello specifico della Sanità e del ruolo dell'Ospedale di Orvieto all'interno del sistema sanitario umbro, la Presidente Marini ha sottolineato che, nell'ottica dell'ottimizzazione della rete ospedaliera umbra, ogni ospedale dovrà perseguire alcune eccellenze e specificità, così da evitare dispersioni e inutili doppioni. Per quanto riguarda Orvieto si ripropone dunque la vocazione dell'emergenza-urgenza e, come per il polo ospedaliero di Città di Castello che al pari del Santa Maria della Stella è posto all'incrocio di un nodo interregionale, quella di competere con i territori vicini in termini di attrattività.  Anche per quanto riguarda l'annoso problema delle lunghe liste di attesa si pensa di lavorare a sistema sui territori, spalmando le prestazioni che non siano d'urgenza sull'intera rete, così da non ingolfare alcuni ospedali piuttosto che altri. Si dovrà lavorare anche sulla formazione e sulla sensibilizzazione dei medici - ha sottolineato Marini - dato che larga parte dell'affollamento delle liste d'attesa dipende da richieste inappropriate. 

 Nel corso della serata al Parco Urbano del Paglia sono state toccate anche le questioni che definiscono il ruolo di Orvieto e dell'Orvietano all'interno degli assi strategici del nuovo programma di governo umbro. La vocazione di Orvieto, ad avviso della Governatrice, apparirebbe saldamente ancorata alla "Green economy" e alla filiera Turismo-Ambiente-Cultura, secondo una nuova progettualità che va ridefinita, insieme agli obiettivi di sviluppo in genere, di concerto con la Regione. Coniugando il tutto, ovviamente, con la riconversione energetica e con lo sviluppo del riciclo dei rifiuti,  all'interno del quale è ineludibile lo sviluppo della raccolta differenziata, ambiti nei quali la Regione intende attivare incentivi e premialità. È  noto infatti, ha riconosciuto la Presidente, come l'Umbria consegua in questi settori risultati non ancora pienamente soddisfacenti, e come Orvieto risulti particolarmente indietro in questo percorso di ecocompatibilità: un processo lungo, ha sottolineato, oltre che costoso se se ne vuole diffondere la capillarità e la consapevolezza, ma certamente quello a cui siamo chiamati dai tempi e dalle responsabilità verso le future generazioni.

Nel congedarsi dall'uditorio orvietano, Catiuscia Marini ha ringraziato il pubblico presente, il Partito Democratico di Orvieto e dell'Orvietano e, soprattutto, i molti volontari che hanno reso possibile, in questi giorni, l'organizzazione e la gestione della Festa Democratica.

Pubblicato il: 10/07/2010

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