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Agricoltura. Bene lo stanziamento dei fondi per il biologico. Ora attenzione ai criteri del bando

Dottorini (Idv) chiede di modificare il piano di sviluppo rurale

Ci voleva una nostra interrogazione per convincere l'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini, a sbloccare gli oltre 260mila euro destinati al sostegno dell'agricoltura biologica e inspiegabilmente fermi da oltre sei anni in attesa di determinazioni che sembravano non arrivare mai. Così il capogruppo dell'Idv, e presidente della I° Commissione consiliare, Oliviero Dottorini che aggiunge: "Prendiamo atto con soddisfazione che si è deciso di emanare un bando specifico per rendere finalmente disponibili queste risorse per le aziende di un settore che sta attraversando un periodo di grave
 difficoltà". Il riferimento dell'esponente dell'Italia dei valori è all'annuncio dato dall'assessore all'Agricoltura della Regione Umbria, in seguito ad un incontro con le associazioni dei produttori, secondo il quale sarà presto possibile utilizzare i finanziamenti stanziati dal Ministero delle Politiche agricole e forestali negli anni 2003-2004 e che non risultano
ad oggi impegnati dalla regione Umbria.
Per Dottorini, "ora è necessario fare molta attenzione  ai criteri del bando e a come verranno investiti questi fondi, per evitare che vengano sperperati o che finiscano nei meandri di qualche carrozzone regionale. E importante- aggiunge - che le risorse vadano direttamente alle aziende secondo criteri che permettano di finanziare quante più realtà possibili,
in un quadro regionale, sulla base di progetti specifici d'area, di piani di comunicazione per l'intero settore.
Occorre-- spiega il presidente della I° Commissione -  che queste risorse possano offrire una reale opportunità di impulso per l 'agricoltura ecosostenibile e possano permettere a molti agricoltori di continuare ad investire nel biologico dopo anni di politiche dissuasive che li hanno visti penalizzati.
Si tratta di un primo passo importante - insiste Dottorini - per il
sostegno allo sviluppo dell'agricoltura biologica e all'informazione ai consumatori sugli alimenti ottenuti con tale metodo. Adesso però - conclude - serve anche mettere mano al Piano di sviluppo rurale, fortemente sbilanciato verso l'agricoltura convenzionale, individuando azioni idonee a valorizzare un comparto che, se non si attiveranno politiche efficaci, rischia di scomparire nonostante si registrino
costanti incrementi della domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori".

Pubblicato il: 10/07/2010

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