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Gli Americani ad Orvieto

La Scuola di etruscologia e archeologia dell'Italia antica di orvieto ottiene il patrocinio dell'Accademia americana in Roma. Riconoscimento dell'attività svolta e promessa di proficue collaborazioni

Cronaca

La "Scuola di etruscologia e archeologia dell'Italia antica" ha ottenuto il patrocinio dell'Accademia americana in Roma, che costituisce un prestigioso riconoscimento, ma anche una promessa di future e proficue collaborazioni. In una nota a firma del direttore, prof. Lester K. Little, l'Istituto ha apprezzato l'attività finora svolta dalla scuola orvietana e si è impegnata "a fornire utili consigli, specialmente per quanto riguarda la dimensione internazionale e a diffonderne la conoscenza" nel quadro della promozione di "scambi culturali nel campo dell'antichistica tra studiosi statunitensi e italiani".
Si tratta di un traguardo importante per la "Scuola di etruscologia e archeologia dell'Italia antica", sorta solo due anni fa per iniziativa congiunta della Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto" e della Fondazione per il Museo "Claudio Faina", poiché l'Accademia americana rappresenta l'istituzione che coordina le attività di studi e ricerche degli Stati Uniti in Italia nel settore umanistico. L'Accademia, fondata nel 1894 per iniziativa di Charles F. McKim e riconosciuta con atto del Congresso USA nel 1905, accoglie ogni anno numerosi studiosi e studenti che vengono a perfezionarsi in Italia nelle discipline dell'architettura, delle arti e degli studi classici.
La scuola orvietana, in questo breve arco di tempo, ha organizzato due corsi di perfezionamento - il secondo si concluderà nel prossimo mese di gennaio - e altrettanti "fortunati" campi scuola presso il porto romano di Pagliano. Le iniziative hanno visto il coinvolgimento di numerosi laureati e studenti in archeologia e storia antica provenienti da diverse università italiane, che hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con i maggiori archeologi italiani e stranieri. Si ricorda, in particolare, il contributo offerto da Maria Bonghi Jovino, Giovannangelo Camporeale, Giovanni Colonna, Archer Martin, Giovanni Pugliese Carratelli, Francesco Roncalli, Mario Torelli, Ingrid Rowland e Stephan Steingraber.

Pubblicato il: 03/11/2003

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