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Movida. Il sindaco richiama alla maturità ed alla tolleranza

Esercenti dei locali richiamati all'osservanza del Regolamento comunale sugli allietamenti ed intrattenimenti musicali. Orvieto "E' una città che deve vivere ma che non può permettersi innaturali cadute che non le sono proprie"

All'indomani dell'approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo Regolamento sugli allietamenti ed intrattenimenti, frutto della concertazione fra associazioni di categoria, dei consumatori, il comitato cittadino antirumore e le Forze dell'Ordine, la nuova disciplina stenta tuttavia ad essere rispettata.

Di qui l'iniziativa attuata in questi giorni dalsSindaco Antonio Concina e dall'assessore al Commercio Marco Sciarra che hanno convocato i vari operatori del settore.

"L'Amministrazione comunale - dice il Sindaco - dice no ad una città addormentata ma anche al caos. Vorremmo che gli esercenti dei locali pubblici si attenessero a quanto è stato stabilito per il rispetto dei cittadini che hanno bisogno del giusto e sacrosanto riposo, ma anche per il rispetto dovuto ad una città come Orvieto".

"In queste settimane - aggiunge - ho cercato più volte di sensibilizzare gli esercenti collettivamente e singolarmente rispetto all'importanza del concetto di rispetto, che significa maturità, educazione e tolleranza. Evidentemente con scarsi risultati che richiedono allora un cambio di strategia. In questi giorni, inoltre, sono sollecitato per le vie brevi sia dalla Prefettura che dalla Magistratura a vigilare sulla corretta gestione del fenomeno dell'animazione notturna della vita cittadina".

"E' compito del sindaco - prosegue - tutelare i diritti di tutti: sia i legittimi diritti degli esercenti sia il diritto al riposo degli altri cittadini. Ancora una volta l'ho fatto adoperando un approccio dialettico e collaborativo, ma non vorrei essere costretto a dover cambiare registro e ad utilizzare strumenti sanzionatori e amministrativi per riportare la situazione a livelli accettabili".

"Ancora una volta - conclude - al di là di leggi e regolamenti, la parola d'ordine è 'Educazione e Tolleranza'. Orvieto non è né Rimini né Ibiza. E' una città che deve vivere ma che non può permettersi innaturali cadute che non le sono proprie".

Pubblicato il: 08/07/2010

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