IL LEGATO DE SOLIS E I SERVIZI PER GLI ANZIANI
La presidente dell'associazione Maria Cristina Piccolomini, Giuseppina Barloscio, invoca un Consiglio comunale aperto
Riceviamo e pubblichiamo la nota della presidente dell'associazione Maria Cristina Piccolomini, Giuseppina Barloscio, a proposito del lascito De Solis, milioni di euro che dovrebbero essere utilizzati, per volontà testamentaria, a favore dell'assistenza agli anziani di Orvieto.
"Abbiamo letto con attenzione le rassicurazioni del direttore generale dr.V.Panella sul Lascito de Solis, riferite però al vincolo posto dalla normativa nazionale sui patrimoni e non anche all'osservanza obbligatoria del legato testamentario, che è il vero punto di forza della questione.
Nel caso de quo trovandosi il Palazzo nel Comune di Roma, appellarsi alla legge nazionale sui patrimoni riaprirebbe la questione anziché definirla!
Il lascito ( Palazzo de Solis di 5 piani, sito a P.zza Nicosia a Roma ) è destinato per vincolo testamentario, all'Ospedale di Orvieto, ma per quanto si legge i tempi di realizzo sono ancora lunghi e l'esito favorevole NON CERTO, se il direttore ha veramente dichiarato che : "Quando sarà conclusa l'operazione della messa a reddito.cominceremo a definire gli usi che dovremmo fare su rendite,valori, introiti".
Se la dichiarazione è stata riportata correttamente , c'è di che essere preoccupati anziché rassicurati!
Trattandosi comunque di un valore aggiunto per il nostro Territorio, le attuali carenze anche di tipo Sanitario che si registrano per gli anziani, non sono giustificate.
Ad oggi presso l'Ospedale di Orvieto risultano soppressi i posti letto della Geriatria e non sono stati, di contro, ancora attivati i posti letto di Residenza Sanitaria Assistita, disattendendo del tutto quanto previsto dal Piano Sanitario Regionale.
Le carenze vanno affrontate oggi e con i Fondi Regionali destinati allo scopo, dando pari dignità al nostro Territorio.
Per quanto attiene il Lascito De Solis, tenuto conto della confusione che sembra ancora sussistere in ordine alla titolarità del Diritto, si ritiene necessario un confronto pubblico di cui si dovrebbe far carico il Comune di Orvieto, convocando un Consiglio comunale aperto".
Pubblicato il: 07/07/2010