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Orvieto. Sinistra Ecologia e Libertà contro l'approvazione del bilancio

I perché del no. Non condiviso il voto di Gialletti, eletto in SeL, ma a favore del bilancio

In questi giorni, dopo l'approvazione del bilancio di previsione del Comune di Orvieto, si registrano prese di posizione delle forze politiche e di varie parti della società orvietana sulla situazione della città e sulle prospettive future.
Sinistra Ecologia e Libertà di Orvieto dichiara, innanzitutto, la propria soddisfazione per il fatto che il consigliere Gialletti esprima il proprio voto a nome del Partito Socialista e non di Sinistra e Libertà (con i cui voti è stato eletto), poiché noi non condividiamo assolutamente la sua posizione e il suo voto.
Riguardo a quel bilancio di previsione non si può che essere contrari a causa della sua impostazione e della sua filosofia, infatti:
 Aumenta in maniera pesante le tariffe, dalla TARSU alle rette degli asili, ai tra-sporti scolastici; insomma tutto ciò che era possibile aumentare è stato aumentato;
 Fonda le proprie entrate sulla "svendita" della gestione dei parcheggi con una manovra sbagliata concettualmente, poiché preclude entrate future certe per anti-cipare una entrata straordinaria - La gestione dei parcheggi doveva rimanere in capo al Comune;
 In tempi di crisi come questi che stiamo attraversando, con aziende che, nel no-stro comprensorio, chiudono e lasciano i lavoratori senza prospettive reali, il bilancio non affronta il tema dello sviluppo e del progetto di città per il futuro;
 E' un bilancio che taglia gli investimenti, anche quelli già programmati (variante Sferracavallo, casello Nord, ecc.).
 Fonda le previsioni e l'equilibrio degli esercizi futuri sulla valorizzazione della  caserma Piave che, posta ora sul mercato e senza l'ospedale vecchio (che è di proprietà ASL e che bisogna prima acquistare), ha poche prospettive reali di inte-resse per gli investitori.
Una piccola considerazione, poi, sulla questione dei gettoni di presenza per i consi-glieri: siamo assolutamente convinti che la democrazia e la rappresentanza debbano avere una loro dignità e che quindi il gettone per il consigliere non va demonizzato, ma in tempi in cui si richiamano tutti a fare dei sacrifici sarebbe stato "elegante" rinunciarvi a favore, magari, del sociale.
Da ultimo una considerazione sullo stato di salute del centrosinistra: il voto sul  bi-lancio ha fatto registrare tre posizioni diverse (astensione, favorevole, contrario), il che non sembra un buon viatico per il futuro. Se si pensa, infatti, di ricostruire una coalizione omogenea a quella regionale, a quella provinciale ed a quella delle maggiori realtà comunali umbre, bisogna mettere da parte gli egoismi e le posizioni personali e particolari, a partire da quelle del Partito Democratico, e lavorare su un tavolo comune.
Se si pensa con mentalità autosufficiente, con piccoli interessi particolari del momen-to, con miopi personalismi finalizzati al proprio posizionamento, non c'è futuro.                                                             

Pubblicato il: 05/07/2010

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