Da cantoniere a usciere e ora rischia anche il posto di lavoro

SAN VENANZO - Da cantoniere a usciere e ora rischia anche il posto di lavoro. All'indomani della sentenza di condanna di primo grado pronunciata dal tribunale di Orvieto, a carico del dipendente della Provincia che andava e veniva dal lavoro col furgoncino dell'ente, è stato riavviato un procedimento disciplinare per il cinquantenne. Che adesso, nella misura più drastica, se la commissione lo riterrà opportuno potrebbe anche perdere il posto. Già dopo la scarcerazione, a novembre dello scorso anno, il cinquantenne era stato sospeso dal servizio, poi era rientrato ma con la diversa mansione di usciere, come spiega l'ufficio di Gabinetto della Provincia "in quanto il dirigente non lo aveva più ritenuto idoneo per le mansioni affidate". Adesso con il pronunciamento di condanna relativo al primo grado di giudizio, secondo la nuova normativa, la Provincia di Terni sta riavviando il procedimento disciplinare a carico del dipendente. L'uomo è stato condannato ad otto mesi dal giudice del tribunale di Orvieto che lo ha giudicato per rito abbreviato per truffa aggravata e peculato d'uso in quanto abitualmente avrebbe utilizzato il furgoncino della Provincia per gli spostamenti casa - lavoro. Le manette per lui erano scattate a novembre, in flagranza di reato, al termine di una lunga serie di appostamenti dei carabinieri. La vicenda sarebbe partita da una segnalazione. Nel frattempo continuano le indagini anche a carico del capo operaio della comunità montana denunciato dagli uomini del corpo forestale dello Stato per aver impiegato un mezzo dell'ente per costruire un manufatto, per giunta abusivo. Il dipendente Onat è indagato per peculato e abuso edilizio.