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2 MILIONI DI EURO PER L'EMERGENZA IDRICA DI ORVIETO. ORA SERVE UN PIANO STRUTTURALE

"Le soluzioni adottate emarginano- secondo SII- i tentativi di strumentalizzazione messi in atto. Fase emergenziale superata con l'istallazione di impianti di abbattimento ad Orvieto, Porano, Castelgiorgio e Castelviscardo. Proseguono analisi e monitoraggi"

di Ufficio stampa SII

Ammonta a circa 2 milioni di euro l'investimento complessivo sostenuto fino ad ora dalla Sii per affrontare l'emergenza idrica di Orvieto. Lo rendono noto il presidente della Sii Giampiero Lattanzi, l'amministratore delegato Graziano Bernardi e il direttore generale Paolo Rueca facendo il punto della situazione sui problemi che hanno recentemente colpito alcune zone dell'Orvietano. Fin dal primo giorno della crisi dovuta alla presenza di sostanze riconducibili ad alluminio e arsenico in quantità superiori rispetto a quanto stabilito dalla normativa vigente, i tecnici della Sii hanno lavorato incessantemente per fronteggiare le difficoltà emerse nei comuni di Orvieto e Porano e ripristinare nel più breve tempo possibile le normali condizioni di potabilità e approvvigionamento. Un impegno costante e assiduo quello della Sii che si era già concretizzato nel recente passato. Sull'orvietano infatti la società ha investito nel corso degli ultimi anni cospicue risorse per far fronte ad una situazione difficile come quella ereditata dalle passate gestioni e che ha indotto la Sii ad eseguire importanti opere di miglioramento delle reti e dei sistemi di depurazione. A fronte di tutto questo, in occasione dell'emergenza idrica, si è evidenziata palesemente la volontà di parte di molti di strumentalizzare la vicenda a danno della società che invece ha operato correttamente e professionalmente, come riconosciuto poi da tutti, riuscendo a porre i giusti rimedi in tempi rapidi e a garantire l'efficienza del servizio ai cittadini senza perseguire nessun altro tipo di interesse. Per quanto riguarda gli interventi un primo importante step è consistito in un investimento di 800.000 euro per l'installazione di tre impianti di abbattimento, di cui due a Porano ed uno a Orvieto, finalizzati a ricondurre entro i livelli di legge le concentrazioni di sostanze presenti nelle falde locali e che si presentano soprattutto in occasione di precipitazioni atmosferiche, come gli studi e i monitoraggi della Sii hanno accertato. Un secondo step di interventi, in fase di esecuzione, ha previsto invece oltre 1 milione e 100.000 euro per l'istallazione di altri quattro impianti nei comuni di Castelgiorgio e Castelviscardo. Durante l'emergenza la Sii è riuscita tramite manovre tecniche ed accordi con i gestori del vicino territorio viterbese ad assicurare a questi due territori la possibilità di approvvigionamento tramite acquedotto, riducendo notevolmente la portata dell'emergenza. Tuttavia per affrontare al meglio la situazione è stato necessario istallare altri quattro sistemi di abbattimento che potranno entrare in funzione presumibilmente entro la seconda metà di luglio. "Il metodo di lavoro integrato - afferma il presidente Lattanzi - ha permesso di individuare soluzioni efficaci per la fase dell'emergenza garantendo risposte concrete per tutta la popolazione. Tali soluzioni sarebbero state difficilmente raggiungibili, in questa circostanza, dal singolo Comune di Orvieto. Il caso orvietano è stato quindi un ulteriore valido banco di prova che ha messo nuovamente in evidenza la capacità tecnica e operativa della Sii, confermando la qualità del sistema e le modalità operative già dimostrate in passato e cresciute nel corso di questi anni".

Gli interventi attuati dalla Sii, rivelatisi efficaci ed efficienti per la soluzione della crisi idrica, fanno tuttavia parte ancora della sfera dell'emergenza, un'emergenza che va superata con progetti e interventi che diano strutturalità al sistema idrico orvietano e scongiurino definitivamente il ripetersi di nuove situazioni di crisi. Si ricorda che a tale scopo è costituito in prefettura un tavolo tecnico con il compito di studiare le aree del territorio orvietano interessate dalla presenza di sostanze anomale in quantità superiori alle leggi vigenti e per individuare soluzioni strutturali. In particolare Sii ed Arpa stanno svolgendo, per quanto di rispettiva competenza, un lavoro di analisi e monitoraggio delle falde e delle dinamiche dei flussi idrici del territorio volto ad individuare le cause della criticità contingente e contestualmente a verificare alternative idriche dal punto di vista qualitativo e quantitativo.  Sulla base dei dati raccolti si è proceduto alla redazione di una prima bozza progettuale relativa al terzo step finalizzato ad assicurare soluzioni definitive ai problemi idrici emersi. Tutto questo va comunque perseguito attraverso una stretta ed integrata collaborazione fra Sii e istituzioni, in particolare il tavolo tecnico, per giungere ad un progetto qualificato e di livello che sia in grado di risolvere strutturalmente i problemi di cui soffre una parte dell'orvietano e dare certezze a tutti i cittadini.         

Pubblicato il: 02/07/2010

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