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L'autopsia rafforza l'ipotesi del suicidio

La Procura conferma: ''Nessun particolare che faccia propendere per altri scenari''. Si attende ora l'esito dell'esame tossicologico

Cronaca

di Vincenzo Carducci

Dall'autopsia sul corpo del cinquantatreenne medico orvietano uscirebbe rafforzata l'ipotesi del suicidio.

Lo conferma il sostituto procuratore della Repubblica di Orvieto, Anna Maria Grimaldi, che ha ereditato il fascicolo dal collega Carlo Dibello. "Il medico legale - ha detto la dottoressa Grimaldi - non ci ha segnalato elementi particolari che possano far propendere verso altri scenari diversi dal suicidio".

Nessun accenno da parte del magistrato alla sequenza dei colpi con cui il medico orvietano si sarebbe tolto la vita anche se resta ragionevole che la ferita mortale sia stata quella alla gola che - secondo la Procura - sarebbe venuta dopo i tentativi di accoltellarsi all'addome.

Come già detto, un quadro più completo sull'esito dell'esame autoptico si avrà soltanto tra sessanta giorni quando il professor Bacci dell'istituto di medicina legale di Terni avrà depositato le proprie valutazioni.

Si attende in particolar modo l'esito dell'esame tossicologico per capire se l'uomo avesse ingerito qualche sostanza per non avvertire dolore al momento della tragica scelta.

Pubblicato il: 29/10/2003

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