Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
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Orvieto Studi. Il nuovo C.d.A. traccia il bilancio dei primi sei mesi di attività

Alta formazione a carattere residenziale, servizi per i cittadini e le imprese, attività culturali, progettazione su bandi nazionali ed europei.

Riequilibrio dei conti, riorganizzazione del lavoro e massima trasparenza verso l'autonomia finanziaria

Il nuovo Consiglio di Amministrazione è al lavoro da ormai sei mesi per perseguire due obiettivi strategici, dichiarati fin dal suo insediamento.

In primo luogo, affermare definitivamente Orvieto Studi come agenzia per l'alta formazione al servizio di una vasta area territoriale, capace di attrarre - per la qualità dell'offerta didattica, l'efficienza e l'economicità dei servizi logistici e l'unicità del contesto urbano ed ambientale - una qualificata utenza nazionale ed internazionale.

Il secondo obiettivo è quello di consolidare il rapporto del Centro Studi con la stessa città di Orvieto e con il suo territorio.

Orvieto Studi si sta proponendo sul mercato dell'alta formazione a carattere residenziale con un'offerta competitiva rivolta all'Italia, all'Europa ed agli Stati Uniti.

L'offerta formativa si sta diversificando notevolmente e, già dal prossimo autunno, si arricchirà dei nuovi corsi della Scuola di Medicina Veterinaria Preventiva, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, del Centro Formazione Malattie Rare (For.Ma.RE), del Corso di Perfezionamento in Cyber - Criminologia (sulle principali tecnologie e acquisizioni teoriche in ambito investigativo e nel campo della criminologia della sicurezza informatica) e dei corsi della CISCO Networking Academy (formazione di figure professionali specializzate nella costruzione e gestione delle reti informatiche con acquisizione della certificazione industriale CISCO, valida in ambito internazionale). Sempre in autunno prenderà il via il Corso di alta formazione in Management del vino - strumenti di gestione, comunicazione e marketing del "sistema vino", cofinanziato dalla Fondazione C.R.O..

L'anno accademico 2010 - 2011 vedrà anche l'inizio di una promettente collaborazione con l'Accademia di Belle Arti "Lorenzo da Viterbo" per la formazione nei settori del restauro e della valorizzazione dei beni culturali.

Per consolidare il proprio rapporto con le scuole del territorio, Orvieto Studi, d'intesa con il Comune, intende offrire un corso "ad hoc" agli studenti eccellenti che avranno conseguito la maturità presso gli Istituti d'istruzione secondaria superiore di Orvieto nell'imminente sessione d'esami.

Il Centro Studi sta inoltre intensificando le relazioni con le Università U.S.A. con l'obiettivo di accrescere le presenze di studenti americani e di aggiungere, nell'arco di un triennio, almeno altri due atenei all'elenco di quelli che collaborano stabilmente con Orvieto Studi: University of Arizona, Kansas State University, Clemson University (South Carolina).

In tema di rapporti con il territorio, Orvieto Studi si sta dotando degli strumenti operativi necessari per offrire importanti servizi ai cittadini ed alle imprese dell'Orvietano e delle aree limitrofe, con l'intento di contribuire concretamente alla formazione di nuove competenze professionali, alla diffusione di tecnologie appropriate al territorio, alla promozione di nuove attività imprenditoriali ed allo sviluppo locale integrato, favorendo la crescita del "capitale umano" e la valorizzazione delle risorse autoctone.

Con questo preciso obiettivo, Orvieto Studi ha sottoposto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto - che l'ha accolto concedendo un contributo a titolo di cofinanziamento - il progetto "AGRI.EN" finalizzato alla definizione di un modello economico - organizzativo per la filiera agro - energetica nel territorio orvietano.

In aprile ha poi stipulato una "convenzione quadro" con il Consorzio Sapienza Innovazione al fine di sviluppare sinergie operative in settori di eccellenza tecnologica nonché di promuovere attività di ricerca e di alta formazione per meglio rispondere alle necessità delle imprese locali.

E' stata avviata una profonda riorganizzazione dei rapporti con l'Università di Perugia per sviluppare nuove iniziative formative che, superando vecchie e improduttive collaborazioni, possano beneficiare anche del recente accordo tra questa Università e l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Ci si riferisce in particolar modo alla remunerazione della figura del Ricercatore dell'Università di Perugia, affinché il concludendo indirizzo universitario di Ingegneria non sia più sopportato dalle Casse Comunali, ma sia invece reindirizzato verso una collaborazione in seno al bilancio autonomo della Fondazione Orvieto Studi.

Accanto alle attività formative e di servizio allo sviluppo locale integrato, Orvieto Studi va proponendo alla città un ricco e variegato programma di iniziative culturali: seminari di studio, convegni nazionali, mostre fotografiche e d'arte contemporanea, presentazioni di libri. In quest'ambito, va segnalata la collaborazione all'organizzazione di un evento di elevato profilo internazionale (una delle tre priorità strategiche indicate dal nuovo C.d.A. all'atto del proprio insediamento), il 1° Workshop Linneo su "La politica economica europea": un appuntamento nuovo nel panorama nazionale che si prefigge di divenire un punto di riferimento per il dibattito sociale, politico ed economico in Italia ed in Europa. L'evento, in programma nelle giornate del 12, 13 e 14 novembre, attrarrà studiosi d'indiscussa fama e competenza e, grazie anche al lavoro del Centro studi, accrediterà Orvieto come luogo d'ospitalità di prestigio, aperto alla più ampia discussione, in sintonia con le grandi questioni del nostro tempo. Sarà questa l'occasione per lanciare un evento che ci si propone di ripetere con cadenza annuale.

Per meglio indirizzare le future attività di Orvieto Studi è in programma la costituzione di un comitato scientifico formato da esperti di livello nazionale e internazionale.

Il Centro Studi sta incrementando inoltre la propria attività di agenzia accreditata presso la Regione per la formazione superiore, continua e permanente e concorre ai bandi regionali, nazionali ed europei con propri progetti.

«In questi primi sei mesi di mandato - tengono a sottolineare l'assessore Cristina Calcagni ed il presidente, prof. Roberto Pasca di Magliano - il Consiglio di amministrazione ha perseguito l'obiettivo del riequilibrio dei conti economici mediante una rigorosa politica di contenimento dei costi coniugata, da una parte, con l'incremento dei proventi da attività formative e progetti finanziati e, dall'altra, con la parallela riorganizzazione del lavoro, l'eliminazione di attività in perdita e la loro contestuale riorganizzazione.

Abbiamo lavorato fin dal primo giorno per ristabilire  rapporti sereni e proficui con gli Enti fondatori, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio, e con altri soggetti istituzionali come la Provincia di Terni, associazioni imprenditoriali e di categoria, al fine di consolidare ed, auspicabilmente, incrementare la base sociale della Fondazione Orvieto Studi.

A fronte di tanto lavoro, compiuto in assoluta  sintonia con le Istituzioni locali - continua il Presidente Pasca - ci sorprendono un po' le reiterate polemiche relative ai "costi" sostenuti dal Comune per il  Centro Studi, senza peraltro considerare il notevole ritorno assicurato alla città, in termini economici e culturali, proprio dalle attività prodotte dal Centro Studi medesimo. Cito ad esempio il "tormentone" dei 370.000 euro iscritti nel bilancio previsionale del Comune alla voce "fitto ex ospedale per Centro Studi" da versare annualmente all'AUSL di Terni. Si tratta di una dizione quantomeno impropria e fuorviante, in quanto Orvieto Studi utilizza appena il 30% della superficie dell'immobile, per un terzo inagibile e per la restante parte utilizzato  dalla Provincia con gli uffici del Circondario Orvietano, dal Comune con gli uffici " ambiente ed energia" ed il centro cucine per le mense scolastiche, dalla Croce Rossa Italiana per il "presidio 118" del centro storico e  dal Servizio volontario di teleassistenza agli anziani. Il C.d.A. di Orvieto Studi, insieme al Direttore ed al Personale, sta lavorando per aumentare  il grado di autonomia dai finanziamenti pubblici attraverso l'incremento dell'autofinanziamento da progetti. Laddove continuasse tale disinformazione - conclude il Presidente - saremmo disposti a valutare seriamente l'ipotesi di lasciare l'attuale sede in Piazza del Duomo - peraltro ottimale per capacità attrattiva sugli interlocutori italiani e stranieri, data la sua felice ubicazione - e di reperirne un'altra nel centro storico, altrettanto capiente, funzionale e idonea alle attività formative e culturali che il Centro Studi promuove da dieci anni ed intende continuare a promuovere in futuro nell'interesse di Orvieto e dell'intera area territoriale che ad Orvieto fa riferimento».    

 

Pubblicato il: 27/06/2010

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