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Chiusa la funicolare, affari a picco tra piazza Cahen e Torre del Moro

Subbuglio tra i commercianti della zona che presentano una petizione al sindaco

ORVIETO - Più della crisi potè la chiusura della funicolare. Viene da parafrasare la Divina Commedia di fronte all'amaro destino dei commercianti da sempre più sfortunati, quelli lungo il tratto di corso Cavour tra la Torre del Moro e piazza Cahen. Fuori dai circuiti turistici principali, beneficiano normalmente del via vai di quei forestieri che, arrivando sulla Rupe con la funicolare, percorrono questo tratto di corso Cavour per arrivare in "centro" (Duomo, quando va bene quartiere medioevale). Adesso però con la teleferica chiusa e il servizio navetta che dalla stazione porta i turisti direttamente sotto le guglie del Duomo, vengono bypassati di netto. Risultato: affari a picco, una flessione che si inizia a far sentire pesantemente a circa dieci giorni dalla chiusura dell'impianto di risalita. E così, visto che la riapertura non è prevista prima del 31 agosto (un "minaccioso" cartello precisa: "e comunque fino al termine dei lavori previsti"), i commercianti si sono organizzati. In Comune è già arrivata una petizione con una settantina di firme. Sono i commercianti tra piazza Cahen e Torre del Moro. Obiettivo: tornare a beneficiare del passaggio dei turisti. Come? Ipotizzando, ad esempio, la fermata obbligatoria in piazza Cahen della navetta, così da dare ai turisti la libertà di scegliere se proseguire a piedi o approfittare del bus. Il problema è di vecchia data, ma tanto più urgente adesso, con la chiusura della funicolare, per giunta in coincidenza del periodo estivo, quando il turismo dà un po' di fiato alla casse dei pubblici esercizi. "Giustissimo offrire un servizio alternativo, ma non possiamo farne le spese noi" sintetizza un commerciante della zona. "Siamo già penalizzati dalla crisi economica, dalla contrazione dei consumi - dicono - lasciare che i turisti ci ignorino del tutto significa infierire su una situazione che è già di per se molto grave". Da sempre i negozianti chiedono che la manutenzione dell'impianto venga fatto d'inverno, magari nel mese di novembre quando di turismo se ne vede poco sulla Rupe. A maggior ragione quest'anno, visto che l'intervento che interessa la funicolare non è di manutenzione ordinaria, bensì straordinaria e comporta quindi un periodo di sospensione del servizio più lungo. I maligni sostengono che, a dispetto delle richieste dei commercianti, la scelta sia imputabile all'Atc e risponda alle esigenze di gestire al meglio alla penuria del personale nel periodi estivo, "causa ferie". "Così però in ferie siamo noi ad andarci, sì ma in ferie forzate", ironizza amaramente un negoziante. Adesso sta all'amministrazione, d'intesa con l'Atc, dare una risposta al problema, anche se immaginare una soluzione che accontenti tutti non sarà certamente facile.

 

 

 

Pubblicato il: 26/06/2010

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