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Centodieci milioni di euro ad Orvieto

Il Comune di Orvieto, secondo Stefano Cimicchi, attiverà nei prossimi anni una quantità di risorse straordinaria, superiore a quanto è stato mai destinato alla città

Politica

"È una decisione storica per il futuro di Orvieto. Sono state create le condizioni per gestire, nei prossimi anni, processi di sviluppo e flussi finanziari che ricadranno su Orvieto e sul territorio orvietano. Il Comune di Orvieto, tra il Patto Territoriale, il PRUSST, i PUC, il prossimo Contratto di Quartiere per il Centro Storico e numerose altre misure economiche per lo sviluppo, ha attivato investimenti nell'ordine dei 110milioni di Euro per i prossimi dieci-quindici anni, con una differenza sostanziale rispetto al passato: oggi l'operazione si realizza in accordo e con l'aiuto dei soggetti privati". Queste sono le affermazioni prodotte dal sindaco Stefano Cimicchi in relazione alla Caserma Piave ed al suo progetto di revisione della struttura funzionale del centro storico. A questo riguardo, in occasione dell'approvazione della "Risorse per Orvieto S.p.A." in Consiglio comunale, il sindaco ha precisato che "La società di capitali a maggioranza pubblica del Comune di Orvieto dovrà realizzare in tempi brevi lo studio di fattibilità, il piano economico di fattibilità e le linee di marketing per realizzare gli indirizzi di sviluppo individuati. Lo Statuto della S.p.A. è estremamente chiaro nella sua semplicità. La proprietà del Comune di Orvieto non scenderà mai al di sotto del 51% ed è sancito lo stretto rapporto con il Comune proprietario che dovrà approvare lo studio di fattibilità ed il piano economico. L'alternativa alla S.p.A. pubblico-privata sarebbe stata o l'intervento diretto del Comune o l'appalto ad un soggetto esterno per la gestione del patrimonio immobiliare dell'ex Caserma. La soluzione della società mista a maggioranza pubblica, con il 51% del Comune, appare calibrata alle esigenze. Si prevede una presenza forte del Comune all'interno della S.p.A. e lo Statuto garantisce il Consiglio comunale. La Giunta municipale ha riflettuto sulla possibilità di rimuovere la conflittualità tra la carica di consigliere comunale da quella di Amministratore delegato. Oggi, portiamo all'approvazione del Consiglio comunale un Statuto che delinea i caratteri di questo strumento operativo del Consiglio comunale. Siamo favorevoli ad una necessità di apertura, tant'è che la maggioranza ritiene che nel Consiglio di amministrazione della S.p.A. non sia scandaloso né consociativistico prevedere la presenza della minoranza".

Ma la minoranza ha rifiutato di partecipare all'invito del sindaco e quindi si è tirata indietro nella gestione di questa delicatissima fase, convinta dell'inadeguatezza della proposta di Cimicchi.

Pubblicato il: 29/10/2003

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