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I sindaci dei comuni montani dell'Umbria si incontrano per concertare un' azione comune a difesa della scuola pubblica

Nota di Isabella Marchino, vicesindaco di Montegabbione

Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa da Isabella Marchino, vicesindaco di Montegabbione.

Questa sera 13 sindaci in rappresentanza dei comuni montani dell'Umbria si sono incontrati nella sala "Ottavio Gattavilla" del Comune di Montegabbione (TR) per

confrontarsi sugli effetti combinati dei tagli agli enti locali della precedente finanziaria e della Riforma Gelmini, e come annuncia il sindaco di Montegabbione, Andrea Ricci "per concertare una azione comune che ci veda uscire dal relativo isolamento e che porti ad una richiesta relativa non tanto al singolo territorio, ma al territorio regionale nel suo insieme, composto per il 75% da comuni totalmente montani".

Dal confronto si è evidenziato come piccoli e grandi comuni subiscano effetti analoghi e peculiari, (ad esempio la situazione di Colfiorito per un Comune come Foligno come indicato dall'assessore Rita Zampolini) ma che complessivamente parlano di tagli, accorpamenti, pluriclassi, chiusura di plessi, carenze di organico, diminuzione delle occasioni di apprendimento, impoverimento dei territori, preoccupazione delle famiglie. Si è evidenziato il problema dei bambini della scuola primaria e dell'infanzia che sono costretti a passare sempre più tempo dentro gli scuolabus a causa delle caratteristiche salienti del nostro territorio, che in questo caso rendono complicato l'esercizio del diritto

allo studio, come afferma la sindaco del Comune di San Venanzo, Francesca Valentini, soprattutto quando tagli e riorganizzazioni vanno ad incidere su un servizio che fino ad oggi si è cercato di garantire, in quanto determina la possibilità di crescita ed educazione delle future generazioni.

Oltre ai sindaci e assessori presenti, altri sindaci e l'UNCEM hanno fatto pervenire la loro disponibilitàca stendere un documento comune e l'assessore alla Pubblica istruzione della Provincia di Terni,

Cherubini Stefania che non è potuta essere presente per altri impegni amministrativi, si dice disponibile a condividere eventuali iniziative.

Anche Legambiente nella figura della presidente Alessandra Paciotto afferma che "da anni l'associazione si batte per la tutela delle scuole nei piccoli Comuni d'Italia".

Infine particolarmente gradita e utile è stata la presenza dell'assessore provinciale di Perugia alla Scuola e alla Formazione, Giuliano Granocchia che ha inquadrato il problema in termini più generali riferendosi anche agli istituti secondari superiori, e che ha esortato a definire in tempi rapidi azioni più possibili comuni che vedano uniti genitori, scuole ed enti locali: "l'Ufficio Scolastico Regionale non può pensare di arrogarsi, nel silenzio generale, l'autonomia decisionale in un campo così importante come quello dell'Istruzione, necessariamente sia i Comuni che le Provincie che la Regione devono essere coinvolti per

garantire accesso e diritto all'Istruzione per tutti, indipendentemente, ad esempio, dal fatto che si possa abitare in una zona montana difficilmente raggiungibile dai mezzi pubblici. Il danno che si produrrebbe farà sentire i suoi effetti più importanti negli anni a venire con conseguenze incalcolabili"

Pubblicato il: 20/06/2010

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