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Grinta è fallimento

Il giudice respinge la richiesta di un altro mese e mezzo. Il giudice ha già provveduto a nominare il curatore fallimentare nella persona dell'avvocato Giacomo Leonasi

ORVIETO - Grinta: il giudice respinge la richiesta di un altro mese e mezzo, è fallimento. Con sentenza dello scorso 31 maggio, il giudice fallimentare del tribunale di Orvieto, Claudio Baglioni ha messo fine all'agonia dell'azienda tessile di Bardano. La proposta avanzata dalla proprietà per il salvataggio aziendale non è stata giudicata credibile soprattutto non sufficiente a risanare la situazione debitoria. In assenza di un piano industriale di risanamento, dunque, non è rimasta che una soluzione: il fallimento. Il giudice ha già provveduto a nominare il curatore fallimentare nella persona dell'avvocato Giacomo Leonasi. Inizia adesso il lavoro sui libri contabili per avere un quadro completo e reale del patrimonio della società in modo da procedere alla liquidazione, in quota parte, dei creditori. In primis delle operaie per le quali non è stata ancora firmata alcuna cassa. È l'ennesimo colpo durissimo al settore del tessile che in passato ad Orvieto ha conosciuto momenti di grande splendore, ma è un colpo soprattutto per l'occupazione femminile. Tra alterne vicende, il tessile fino a poco tempo fa occupava circa 140 addette.

Pubblicato il: 15/06/2010

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