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Depotenziamento stazione ferroviaria di Orvieto: Confcommercio e Federalberghi pronti alle barricate

"E' arrivato il momento che la città abbandoni particolarismi ed agisca in modo compatto"

di Confcommercio Orvieto

La Confcommercio orvietana si schiera apertamente contro il depotenziamento dello scalo ferroviario orvietano e per scongiurare questa nefasta prospettiva ritiene fondamentale agire attraverso varie forme di protesta coinvolgendo anche territori limitrofi come l'alto viterbese e Bolsena. E' infatti inaccettabile che una città che vive anche grazie agli scambi quotidiani e massicci con l'interland romano, ternano e aretino assista impassibile ad all'impoverimento dei propri servizi di trasporto.

Qualcuno forse dimentica che la gita fuori porta ad Orvieto da sempre viene spesso effettuata anche grazie alla semplicità dei collegamenti che rendono la città un fulcro centrale dello snodo Roma- Firenze.

Come si può pensare di favorire esclusivamente l'alta velocità, servizio si importante ma non funzionale ad arrivi e partenze quotidiane, quando poi i "treni che servono a tutti" vengono messi quasi al bando?

Tra l'altro Orvieto, che  si trova comunque in un'asse portante e principale, dovrebbe naturalmente beneficiare della sua favorevole posizione e centralità non necessitando quindi di "infrastrutture personalizzate" come nel caso fosse stata difficilmente raggiungibile e fuorimano.

Le iniziative dei pendolari appoggiate dall'Amministrazione e anche da noi associazioni, devono essere inserite in uno spettro più ampio di protesta fino ad arrivare, se necessario, a vere e proprie barricate sui binari, raccolta di firme ecc., è arrivato il momento che la città abbandoni particolarismi ed agisca in modo compatto.

Pubblicato il: 12/06/2010

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